ECONOMIA
"La crescita effettiva si è arrestata nel secondo trimestre"
Draghi: "La ripresa europea sta perdendo impulso"
Il presidente della Bce di fronte alla commissione agli Affari economici e monetari del Parlamento Ue ha spiegato che sull'economia dell'eurozona "i rischi sono chiaramente al ribasso" e in particolare "un'implementazione insufficiente delle riforme strutturali può pesare sul clima degli investimenti"
Bruxelles
"La ripresa nell'eurozona sta perdendo un po' d'impulso", ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, nel corso del dialogo monetario con la commissione agli Affari economici e monetari del Parlamento Ue. Sull'economia dell'eurozona - spiega - "i rischi sono chiaramente al ribasso" e in particolare "un'implementazione insufficiente delle riforme strutturali può pesare sul clima degli investimenti".
"La crescita si è arrestata"
Il presidente della Banca Centrale ha detto che "le prime informazioni che abbiamo ricevuto durante l'estate sono state più deboli del previsto". Insomma "mentre produzione industriale e ordini a luglio avevano dato delle indicazioni migliori del previsto, altre indicazioni hanno mostrato che il declino cominciato ad agosto non si è ancora arrestato".
La fine della crisi
"La crescita effettiva - dunque - si è arrestata nel secondo trimestre", ammette il numero uno dell'Eurotower che evidenzia: "Misure per prestiti bancari sono necessarie per gli obiettivi della politica monetaria". Ma la fine della crisi - spiega - ci sarà "solo quando tornerà piena fiducia nell'economia [...] l'attuazione delle riforme sosterrà la credibilità".
"Priorità investimenti produttivi"
Le regole del patto di stabilità contengono uno spazio di flessibilità che deve essere valutato e adattato dalla Commissione per ogni paese, ha ribadito Draghi, che ha precisato: "Per i paesi che non hanno margini nei bilanci pubblici la cosa più importante è seguire una politica di bilancio che preveda un consolidamento a favore della crescita". Quindi, ha sottolineato, la priorità deve essere data agli "investimenti produttivi", diminuendo "le spese governative non produttive"; questa la "strada maestra" per i paesi "senza margine fiscale". Chi invece questo margine ce l'ha deve limitarsi a "seguire le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione, approvate dai leader in sede di Consiglio europeo".
Fondi stanziati e asta Tltro
Sull'ammontare dei fondi erogati giovedì scorso dalla Bce - nella prima asta di nuovi rifianziamenti agevolati di lungo termine alle banche (Tltro), a 82,6 miliardi di euro - Draghi afferma che è "all'interno dell'intervallo previsionale che avevano, sulla base delle intenzioni espresse dalla banche". Il presidente della Bce ha aggiunto che un bilancio sulla mole di fondi stanziati in queste operazioni si potrà fare solo a dicembre, dopo che sarà stata effettuata la seconda asta Tltro.
"La crescita si è arrestata"
Il presidente della Banca Centrale ha detto che "le prime informazioni che abbiamo ricevuto durante l'estate sono state più deboli del previsto". Insomma "mentre produzione industriale e ordini a luglio avevano dato delle indicazioni migliori del previsto, altre indicazioni hanno mostrato che il declino cominciato ad agosto non si è ancora arrestato".
La fine della crisi
"La crescita effettiva - dunque - si è arrestata nel secondo trimestre", ammette il numero uno dell'Eurotower che evidenzia: "Misure per prestiti bancari sono necessarie per gli obiettivi della politica monetaria". Ma la fine della crisi - spiega - ci sarà "solo quando tornerà piena fiducia nell'economia [...] l'attuazione delle riforme sosterrà la credibilità".
"Priorità investimenti produttivi"
Le regole del patto di stabilità contengono uno spazio di flessibilità che deve essere valutato e adattato dalla Commissione per ogni paese, ha ribadito Draghi, che ha precisato: "Per i paesi che non hanno margini nei bilanci pubblici la cosa più importante è seguire una politica di bilancio che preveda un consolidamento a favore della crescita". Quindi, ha sottolineato, la priorità deve essere data agli "investimenti produttivi", diminuendo "le spese governative non produttive"; questa la "strada maestra" per i paesi "senza margine fiscale". Chi invece questo margine ce l'ha deve limitarsi a "seguire le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione, approvate dai leader in sede di Consiglio europeo".
Fondi stanziati e asta Tltro
Sull'ammontare dei fondi erogati giovedì scorso dalla Bce - nella prima asta di nuovi rifianziamenti agevolati di lungo termine alle banche (Tltro), a 82,6 miliardi di euro - Draghi afferma che è "all'interno dell'intervallo previsionale che avevano, sulla base delle intenzioni espresse dalla banche". Il presidente della Bce ha aggiunto che un bilancio sulla mole di fondi stanziati in queste operazioni si potrà fare solo a dicembre, dopo che sarà stata effettuata la seconda asta Tltro.