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MONDO

Due anni di Pontificato

Papa Francesco: "Papato è una grazia speciale non mi dimetterò per limiti d'età"

Una "scelta coraggiosa" quella del Papa emerito Ratzinger. In un'intervista a Televisa il Papa racconta di pregare perché le forze non lo abbandonino. Racconta i due anni e ammette che quello che gli manca di più è poter girare liberamente

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Il Papa non darà dimissioni per limiti di età. Nel giorno dell'anniversario del secondo anno di pontificato Televisa, in Messico, trasmette un'intervista in cui il Pontefice parla del Papato come di "una grazia speciale" e per questo il suo "mandato" non si esaurirà per limiti d'età. Ribadisce però di apprezzare "la strada aperta da Benedetto XVI". Seguirebbe l'esempio di Ratzinger se come accaduto al predecessore gli venissero meno le forze, prega però che questo non accada. Una "scelta coraggiosa" quella del Papa emerito, come coraggiosa fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da alcuni membri della Chiesa contro i bambini e la necessità di prendersi cura delle vittime. Lo stesso Papa Francesco ne ha ricevute sei in Vaticano e la Commissione istituita ad hoc ha proprio lo scopo di prevenire e tutelare i bambini. 

Racconta poi i due anni di Pontificato e ammette che ciò che gli manca di più è poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. Ma il tempo a disposizione non sembra essere molto. La sua sensazione è infatti che sarà un Pontificato breve, ma, afferma, potrebbe sbagliarsi.

Immigrazione e impegno per gli ultimi
"Bisogna imparare a non girarsi dall'altra parte di fronte ai mali del mondo e questo riguarda ciascuno di noi".  Il Papa, proprio perché figlio di migranti, vuole e deve dare voce alle vittime della tratta e di una società ingiusta, anche se "sarebbe infantile attribuire le responsabilità soltanto ai governi". Aggiunge: "L'impegno dei cattolici nei confronti degli ultimi richiede un esercizio di prossimità, è il terreno sul quale la Chiesa viene sfidata dalle sette e dai movimenti evangelici, soprattutto in America Latina". 

Eccessivo clericalismo
Critica "l'incapacità dei pastori di coinvolgere i laici a causa di un eccessivo clericalismo" e torna a chiedere più attenzione ai poveri e ai diseredati. "Tutelare, proteggere, accompagnare" sono gli imperativi che Francesco attribuisce alla Chiesa, e li ripete quando parla del Sinodo sulla famiglia che si riunirà a ottobre per la sua seconda tappa. Il rischio però avverte è che ci siano aspettative "smisurate"su temi complessi e delicati come quello della Comunione ai divorziati risposati o in materia di omosessualità.
 
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