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MONDO

La preghiera della pace in Terra Santa

Papa Francesco a Gerusalemme: "Mai più Shoah"

Giornata conclusiva del viaggio del Pontefice nei luoghi d'origine della Cristianità

Papa Francesco
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Gerusalemme "Mai più la Shoah". Risuona forte il monito di Papa Francesco, nel Memoriale Yad Vashem di Gerusalemme. "Signore, ascolta la nostra preghiera, la nostra supplica: salvaci per la tua misericordia, salvaci da questa mostruosità, Signore onnipotente", dice Francesco.

Il Pontefice ha raggiunto il Museo dell'Olocausto, dopo la visita al Muro del Pianto, in questa giornata conclusiva dello storico viaggio in Terra Santa. Come i predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ha lasciato un biglietto di preghiera tra le grandi pietre del Muro del Pianto.

La richiesta di pace
"Sono venuto a pregare e ho chiesto al Signore la grazia della pace". Lo ha scritto papa Francesco nel libro d'onore dopo la sua preghiera al Muro del Pianto. Le parole sono state riferito de lui stesso al gran rabbino di Israele prima di lasciare il sito.  Il Papa ha scritto anche una dedica in spagnolo sul Libro d'Onore del Muro Occidentale. La dedica riporta il Salmo 121: "Quale gioia quando mi dissero andiamo alla casa del Signore. Ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme". E poi ha aggiunto, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II: "Con questi sentimenti di gioia verso i miei fratelli maggiori, sono venuto ora e ho chiesto al Signore la grazia della pace".

Spianata delle Moschee
Il Papa sulla Spianata delle Moschee, luogo sacro all'Islam, ha incontrato il Gran Mufti di Gerusalemme. "Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio", ma "lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace", ha detto concludendo il suo discorso.

A Peres: "Lei uomo saggio e buono, io mi sento beato"
"La pace è questione di creatività e ispirazione e tu le porti entrambe con te". Così il presidente di Israele Shimon Peres ha accolto papa Francesco nella sua residenza a Gerusalemme. "La pace tra le religioni - ha aggiunto Peres - è un viatico per la pace in altri campi". La risposta di Francesco: "Con la mia immaginazione e fantasia vorrei inventare una nuova Beatitudine, che applico oggi a me stesso in questo momento: beato colui che entra nella casa di un uomo saggio e buono. E io mi sento beato".

Accompagnato da Shimon Peres, Papa Francesco ha piantato un ulivo nel giardino del Palazzo Presidenziale. La stessa cerimonia che vuole simpboleggiare l'assunzione di un rinnovato impegno per la pace, aveva compiuto anche Benedetto XVI nel maggio 2009, sempre accanto al presidente Peres.

Gli incontri in programma
Alle 13.00 (le 12.00 in Italia) sarà invece il premier Benyamin Netanyahu ad essere ricevuto in udienza privata dal Papa nel Notre Dame Jerusalem Centre, istituto di diritto vaticano. Nel primo pomeriggio Bergoglio restituirà la visita fattagli oggi dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, quindi incontrerà i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi nella chiesa dei Getsemani. Rientro in Vaticano L'evento finale del viaggio, alle 17:20 locali (le 16:20 italiane), sarà la messa nel Cenacolo - luogo di forti contese - con gli ordinari di Terra Santa. Quindi il trasferimento in elicottero all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, da dove il Pontefice ripartirà per Roma. L'arrivo a Ciampino è previsto alle 23:00.  
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