MONDO
Giornata mondiale dell'Alimentazione
Papa Francesco: "Su fame e migranti è in gioco la credibilità internazionale"
Il Pontefice, a ricordo della sua visita alla Fao, ha lasciato in dono una scultura in marmo, opera dell'artista trentino Luigi Prevedel, che raffigura Aylan, il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia nell'ottobre del 2015. "Una immagine simbolo della tragedia delle migrazioni", sottolinea una nota del Vaticano. Sono 240mila i migranti nel mondo
240 mln nel mondo migranti nel mondo
"Abbiamo avuto nel mondo 74 milioni di rifugiati nel 2015, una diaspora di fame, violenza, paura e spaesamento. I numeri delle migrazioni vanno ancora oltre, arriviamo a 240 milioni in tutto il mondo, con una crescita del 40% rispetto al 2000, mentre il numero degli sfollati interni nei propri paesi travalica i 740 milioni"., ha detto il direttore generale della Fao, Jos Graziano Da Silva, nel discorso di apertura delle celebrazioni del World Food Day che si svolge alla Fao, parlando di "cifre senza precedenti".
Trovare nuove vie, garantire cibo a tutti
"Dobbiamo trovare nuove vie per permettere a ogni persona di affrontare il futuro con fiducia e non soltanto con illusioni. Va garantita l'alimentazione a tutti gli esseri umani, senza obbligarli a migrare". Così papa Francesco nel suo discorso alla Fao, parlando della relazione tra fame e migrazioni.
Disgrazia allontanamento Usa da accordo su clima
Del cambiamento climatico "vediamo le conseguenze ogni giorno. Grazie alla conoscenza scientifica sappiamo come affrontare i problemi e la comunità internazionale ha anche sviluppato gli strumenti giuridici necessari, come l'Accordo di Parigi, dal quale purtroppo alcuni si stanno allontanando". Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso in occasione della visita alla sede della FAO a Roma per la celebrazione della "Giornata mondiale dell`Alimentazione". "Tuttavia - ha detto - si vede nuovamente una notevole trascuratezza nei confronti dei delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l'avidità per il profitto. E' quindi necessario sforzarsi verso un consenso concreto e pratico per evitare gli effetti più tragici che continueranno a ricadere sulle persone più povere e indifese". "Siamo chiamati a proporre un cambiamento nello stile di vita, nell'uso delle risorse, nei criteri di produzione, fino nei consumi, perchè in termini di alimentazione sono in aumento perdite e dei rifiuti. Non possiamo accontentarci di dire 'un altro lo farà'", ha concluso il Papa.
La fame non va presentata come malattia incurabile
"E'chiaro che le guerre e i cambiamenti climatici causano la fame, quindi evitiamo di presentarla come una malattia incurabile"., ha detto il Papa "Se si lavora prestando attenzione ai bisogni" si può vincere sulle speculazioni di chi ragiona "solo in funzione del beneficio economico dei grandi produttori o in relazione alle stime del consumo, e non
alle esigenze reali delle persone. "In questo modo - ha detto - si alimentano i conflitti e gli sprechi e aumentano il numero degli ultimi della terra che cercano un futuro lontano dalla loro territori d'origine". Francesco ha però definito "un fatto che ci dá speranza" le recenti previsioni degli esperti della Fao che contemplano un aumento del prezzo di produzione dei cereali, a livelli che consentano una maggiore giustizia" verso i produttori.