MONDO
Viaggio internazionale
Papa a Sarajevo: "Mai più la guerra!"
Il Pontefice in visita nella capitale bosniaca: "Si leva ancora una volta da questa città il grido del popolo di Dio e di tutti gli uomini e le donne di buona volontà: mai più la guerra!"
L'omelia per la pace
L'appello dunque è contro la guerra, l'apprezzamento invece è per la concordia che oggi si vive a Sarajevo, dopo gli anni del conflitto: un esempio per il mondo intero. "È un motivo di gioia per me trovarmi a Sarajevo, una città che dopo aver sofferto per i sanguinosi conflitti del secolo scorso è tornata ad essere luogo di dialogo e pacifica convivenza - ha detto -. È passata da una cultura dello scontro, della guerra a una cultura dell'incontro".
Omelia sulla pace
Nel corso della messa celebrata nello stadio 'Kosevo' di Sarajevo, Francesco nell'omelia è ritornato sul tema della pace. "Fare la pace è un lavoro artigianale - ha spiegato - richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia", un lavoro "da portare avanti tutti i giorni, passo dopo passo, senza mai stancarsi".
"La pace è dono di Dio"
"Non illudiamoci però - ha aggiunto - che questo dipenda solo da noi! Cadremmo in un moralismo illusorio. La pace è dono di Dio, non in senso magico, ma perché lui, con il suo Spirito, può imprimere questi atteggiamenti nei nostri cuori e nella nostra carne, e fare di noi dei veri strumenti della sua pace. E, andando in profondità, l'Apostolo dice che la pace è dono di Dio perché è frutto della sua riconciliazione con noi. Solo se si lascia riconciliare con Dio, l`uomo può diventare operatore di pace.
Bosnia è Europa
Il Papa ha sottolineato che la Bosnia-Erzegovina è parte integrante dell'Europa. "Per favorire questo percorso - ha osservato - sono fondamentali la vicinanza e la collaborazione della Comunità internazionale, in particolare dell'Unione Europea, e di tutti i Paesi e le organizzazioni presenti e operanti sul territorio della Bosnia-Erzegovina".
Il programma
Il denso programma della giornata prevede ancora alle 16.20 l'incontro con il clero in cattedrale, alle 17.30 l'incontro ecumenico e interreligioso con i rappresentanti ortodossi, musulmani ed ebrei al centro studentesco francescano, e alle 18.30 l'incontro con i giovani nel Centro diocesano "Giovanni Paolo II". La partenza da Sarajevo è fissata per le 20.00, con arrivo a Roma-Ciampino alle 21.20.
Scambio di saluti con Mattarella
Francesco ha anche inviato un messaggio al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, auspicando per l'Italia un "progresso spirituale, civile e sociale". Il Capo dello Stato ha replicato sottolineando l'importanza della riconciliazione per tutta la regione balcanica.