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MONDO

Primo giorno in Bolivia: tre gli appuntamenti in agenda

Papa Francesco in Bolivia: "Terra innocente e bella". Morales dona crocifisso su falce e martello

Tre gli impegni che attendono papa Francesco in Bolivia: la messa nella piazza del Cristo Redentore con i pellegrini a Santa Cruz del la Sierra, l'incontro con sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi nella scuola Don Bosco e la partecipazione al secondo "Incontro Mondiale dei Movimenti popolari" nel centro fieristico Expo Fiera. 

Il Papa e la selfie mania
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Santa Cruz del la Sierra Prosegue il viaggio di papa Francesco in Sud America, dopo l'intensa visita in Ecuador, ieri il Santo Padre è atterrato in Bolivia dove oggi celebra la messa nella piazza del Cristo Redentore con i pellegrini a Santa Cruz de la Sierra. Anche in questo caso quasi un milione i fedeli presenti.

Alle 16:00 ora locale, le 22 in Italia, ci sarà invece l'incontro con sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi nella scuola Don Bosco e alle 17:30 locali, le 23:30 in Italia, la partecipazione al secondo "Incontro Mondiale dei Movimenti popolari" nel centro fieristico Expo Fiera. 

Poco dopo l'arrivo in Bolivia il Papa si è rivolto alle autorità civili ricordando che "se la politica è dominata dalla speculazione finanziaria o l'economia si regge solo sul paradigma tecnocratico e utilitaristico non si potranno risolvere i grandi problemi che affliggono l'umanità".
 
Il Papa, riporta Radio Vaticana, riprendendo alcuni passi della sua enciclica 'Laudato si'', definisce la Bolivia "terra innocente e bella". Un esempio in qualche modo in America Latina, perché oggi, dice il Pontefice, ''in questa terra dove lo sfruttamento, l'avidità, i molteplici egoismi e le prospettive settarie hanno oscurato la sua storia, oggi - ha scandito - può essere il tempo dell'integrazione" definendo "belli i Paesi che superano la diffidenza malsana e integrano i diversi, e che fanno di questa integrazione un nuovo fattore di sviluppo!".

Un momento di apparente imbarazzo è apparso sul volto del Santo Padre quando, ieri sera nella visita di cortesia che il Papa ha reso al presidente della Bolivia nel Palazzo del governo di La Paz, Evo Morales gli ha consegnato una casula e un Crocifisso con un Cristo crocifisso sul simbolo comunista della falce e martello dove l’asse verticale della Croce è rappresentata dall’impugnatura del martello. Il presidente Morales ha anche messo al collo del Papa una onoreficenza la cui placca riproduceva la stessa immagine del Crocifisso sulla falce e martello. Il Pontefice ha comunque ringraziato il Presidente boliviano e, togliendosi quasi subito il collare, ha ricambiato i doni con una riproduzione dell’icona "Salus Populi Romani" e copie in spagnolo dell’Enciclica "Laudato sì" e dell’Esortazione Apostolica "Evangelii gaudium". 

Anche in Bolivia molti i selfie del Papa con i fedeli. Il Pontefice non si è tirato indietro e si è messo in posa tranquillamente con la folla di fedeli radunati lungo le strade e nelle piazze in occasione della sua visita in Bolivia, dopo la tappa di tre giorni in Ecuador.
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