MONDO
Il discorso all'Europarlamento
Papa Francesco: No all'Europa dell'economia, al centro devono esserci spiritualità e bene comune
Tantissimi i temi: dall'aborto al ruolo dell'Europa, dal dramma dei migranti all'individualismo, dalla dignità del lavoro al monito a non sprecare il cibo.
Strasburgo
Dopo una breve introduzione del Presidente Martin Schulz Papa Francesco inizia a parlare ai deputati del Parlamento Europeo e chiede un Europa che non sia centrata sull'economia e sull'individualismo ma anzi sulla dignità e sulla trascendenza. Ecco i punti salienti del suo discorso, forse il più lungo del suo pontificato: ricco di spunti e di temi diversissimi, tutti legati dai concetti di individualismo e bene comune.
I diritti umani
Il concetto di dignità sfocia immediatamente nel concetto di diritti umani. Il Papa sottolinea come promuoverli sia tra i compiti chiave dell'Unione Europea "in un momento in cui gli esseri umani sono spesso visti come oggetti". Quale dignità è possibile - si chiede Bergoglio - senza una cornice giuridica che faccia prevalere la legge contro la tirannia del potere?
Il sostegno ai più deboli
Al centro del discorso del Papa, ancora una volta, i più deboli, chi soffre la solitudine: gli anziani e i giovani senza lavoro. I migranti, i cui "occhi smarriti" raccontano ciò da cui sono fuggiti e l'approdo nell'ostilità.
L'Europa spesso vista come dannosa
Solitudine è anche quella degli uomini - dice il Papa - rispetto alle istituzioni, vissute come lontane e dannose. I grandi ideali che hanno ispirato l'Europa, ammonisce il Papa, hanno perso forza "lasciando spazio a pastoie burocratiche". Quella di oggi è un'Europa che cresce e diventa più influente mentre i cittadini spesso la vedono con sospetto.
Le radici religiose dell'Europa
Per combattere l'individualismo il discorso del Papa punta tutto sulla trascendenza. Non parla di una religione in particolare, o del cristianesimo, solo di un'Europa che non può e non deve non farsi guidare dal trascendente, pena la caduta nella sterilità dell'individualismo.
Il passaggio contro l'aborto
Mentre il Papa accusa il consumismo e quella che chiama la cultura dello scarto, quel modo di pensare - dice - che mette ai margini i poveri, i deboli e "i bambini concepiti e mai nati". Al contrario, dice con voce pacata, bisogna prendersi cura della fragilità, delle persone e dei popoli.
Individualismo è anche sprecare il cibo
L’individualismo contro cui si scaglia il Papa viene raccontato attraverso alcuni esempi come “tonnellate di derrate alimentari che vengono scartate dalle nostre tavole”. Una spinta ad interrogarsi sul bene comune in ogni aspetto della vita quotidiana.
"Quale dignità senza lavoro?"
Come sempre, anche a Strasburgo il Papa torna sui temi del lavoro e della dignità che ne deriva. Parla citando estremi: la flessibilità richiesta e la stabilità necessaria, lo sfruttamento e lo stipendio come fonte di vita. All'Europa chiede di mettere a punto un quadro per cui il lavoro non venga sottratto ma anzi creato, innestato nel contesto sociale di oggi.
Il dramma dei migranti
“Sui barconi ci sono uomini e donne – dice il Papa – che necessitano di accoglienza e aiuto”. Ancora, la dignità. Mancando il sostegno – sottolinea – il mare diventa un cimitero, chi sopravvive finisce nella spirale del lavoro nero e ai margini della società. “Bisogna agire sulle cause” della loro partenza disperata “e non solo sugli effetti, lavorando a monte insieme ai governi ma anche sul territorio europeo quando queste persone arrivano.
L’allargamento UE
Al Presidente e ai deputati chiede di riflettere sulle richieste di ingresso nell’Unione: “Penso soprattutto ai ai Paesi Balcanici”.
Il monito all'Europa
Deve guardare il cielo, l'Europa, "diventare punto di riferimento per l'uomo e per la sua dignità". Sono queste le ultime parole del Papa, quelle con cui, tra gli applausi, conclude il discorso davanti ai deputati.
I diritti umani
Il concetto di dignità sfocia immediatamente nel concetto di diritti umani. Il Papa sottolinea come promuoverli sia tra i compiti chiave dell'Unione Europea "in un momento in cui gli esseri umani sono spesso visti come oggetti". Quale dignità è possibile - si chiede Bergoglio - senza una cornice giuridica che faccia prevalere la legge contro la tirannia del potere?
Il sostegno ai più deboli
Al centro del discorso del Papa, ancora una volta, i più deboli, chi soffre la solitudine: gli anziani e i giovani senza lavoro. I migranti, i cui "occhi smarriti" raccontano ciò da cui sono fuggiti e l'approdo nell'ostilità.
L'Europa spesso vista come dannosa
Solitudine è anche quella degli uomini - dice il Papa - rispetto alle istituzioni, vissute come lontane e dannose. I grandi ideali che hanno ispirato l'Europa, ammonisce il Papa, hanno perso forza "lasciando spazio a pastoie burocratiche". Quella di oggi è un'Europa che cresce e diventa più influente mentre i cittadini spesso la vedono con sospetto.
Le radici religiose dell'Europa
Per combattere l'individualismo il discorso del Papa punta tutto sulla trascendenza. Non parla di una religione in particolare, o del cristianesimo, solo di un'Europa che non può e non deve non farsi guidare dal trascendente, pena la caduta nella sterilità dell'individualismo.
Il passaggio contro l'aborto
Mentre il Papa accusa il consumismo e quella che chiama la cultura dello scarto, quel modo di pensare - dice - che mette ai margini i poveri, i deboli e "i bambini concepiti e mai nati". Al contrario, dice con voce pacata, bisogna prendersi cura della fragilità, delle persone e dei popoli.
Individualismo è anche sprecare il cibo
L’individualismo contro cui si scaglia il Papa viene raccontato attraverso alcuni esempi come “tonnellate di derrate alimentari che vengono scartate dalle nostre tavole”. Una spinta ad interrogarsi sul bene comune in ogni aspetto della vita quotidiana.
"Quale dignità senza lavoro?"
Come sempre, anche a Strasburgo il Papa torna sui temi del lavoro e della dignità che ne deriva. Parla citando estremi: la flessibilità richiesta e la stabilità necessaria, lo sfruttamento e lo stipendio come fonte di vita. All'Europa chiede di mettere a punto un quadro per cui il lavoro non venga sottratto ma anzi creato, innestato nel contesto sociale di oggi.
Il dramma dei migranti
“Sui barconi ci sono uomini e donne – dice il Papa – che necessitano di accoglienza e aiuto”. Ancora, la dignità. Mancando il sostegno – sottolinea – il mare diventa un cimitero, chi sopravvive finisce nella spirale del lavoro nero e ai margini della società. “Bisogna agire sulle cause” della loro partenza disperata “e non solo sugli effetti, lavorando a monte insieme ai governi ma anche sul territorio europeo quando queste persone arrivano.
L’allargamento UE
Al Presidente e ai deputati chiede di riflettere sulle richieste di ingresso nell’Unione: “Penso soprattutto ai ai Paesi Balcanici”.
Il monito all'Europa
Deve guardare il cielo, l'Europa, "diventare punto di riferimento per l'uomo e per la sua dignità". Sono queste le ultime parole del Papa, quelle con cui, tra gli applausi, conclude il discorso davanti ai deputati.