MONDO
Domenica il Sinodo sulla famiglia
Il Papa sulla famiglia: "Valorizzare anche l'apporto dei separati"
Il Pontefice rivoluziona anche le procedure: non sarà il papa a tirare le fila del dibattito in base agli interventi, ma sarà il Sinodo stesso ad approvare un documento finale che sarà poi pubblicato senza modifiche
Roma
A pochi giorni dal Sinodo sulla famiglia Papa Francesco ribadisce la sua volontà di un'apertura sulle questioni più controverse. Non mancano nella Chiesa di oggi - scrive in un testo consegnato ai presidenti delle Conferenze Episcopali Europee riuniti a Roma - "diverse esperienze di pastorale della famiglia e di impegno politico e sociale in sostegno delle famiglie, sia quelle che vivono una vita matrimoniale ordinaria, sia quelle segnate da problemi o rotture".
Che il Papa voglia andare avanti - nonostante le resistenza di una frangia della Chiesa - lo ribadisce anche il segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri: sulle questioni controverse che riguardano la famiglia, Francesco "vuole aprire: c'è una porta che finora è stata chiusa e lui vuole che si apra". Domenica inoltre verranno introdotte nuove procedure: non sarà il Papa a tirare le fila del dibattito in base agli interventi, ma sarà il Sinodo stesso ad approvare un documento finale che sarà poi pubblicato senza modifiche. Una vera e propria rivoluzione voluta da Bergoglio nel governo della Chiesa cattolica.
Sostenere i genitori nell'educazione dei figli
Il Papa chiede ai vescovi europei di sostenere il compito di educatori dei genitori e considerare questo come un ambito importante nella collaborazione vescovi-famiglie. E ribadisce il diritto dei genitori "a dare ai figli l'educazione che ritengono più idonea". "La collaborazione tra pastori e famiglie - ha detto papa Francesco ai vescovi europei riuniti in questi giorni a Roma, a pochi giorni dal sinodo straordinario - si estende anche al campo dell'educazione. Già per se stessa, la famiglia che adempie bene alla sua missione nei confronti dei suoi membri è una scuola di umanità, di fraternità di amore, di comunione, che prepara dei cittadini maturi e responsabili. Una aperta collaborazione tra realtà ecclesiale e famiglia, - ha rimarcato il pontefice - favorirà la maturazione di uno spirito di giustizia, di solidarietà, di pace e anche di coraggio nelle proprie convinzioni.
Famiglie hanno diritto di scegliere educazione più idonea
"Si tratta di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l'educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, - ha detto papa Bergoglio - rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose". Il Pontefice ha anche suggerito di "delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere" per "promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche".
Che il Papa voglia andare avanti - nonostante le resistenza di una frangia della Chiesa - lo ribadisce anche il segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri: sulle questioni controverse che riguardano la famiglia, Francesco "vuole aprire: c'è una porta che finora è stata chiusa e lui vuole che si apra". Domenica inoltre verranno introdotte nuove procedure: non sarà il Papa a tirare le fila del dibattito in base agli interventi, ma sarà il Sinodo stesso ad approvare un documento finale che sarà poi pubblicato senza modifiche. Una vera e propria rivoluzione voluta da Bergoglio nel governo della Chiesa cattolica.
Sostenere i genitori nell'educazione dei figli
Il Papa chiede ai vescovi europei di sostenere il compito di educatori dei genitori e considerare questo come un ambito importante nella collaborazione vescovi-famiglie. E ribadisce il diritto dei genitori "a dare ai figli l'educazione che ritengono più idonea". "La collaborazione tra pastori e famiglie - ha detto papa Francesco ai vescovi europei riuniti in questi giorni a Roma, a pochi giorni dal sinodo straordinario - si estende anche al campo dell'educazione. Già per se stessa, la famiglia che adempie bene alla sua missione nei confronti dei suoi membri è una scuola di umanità, di fraternità di amore, di comunione, che prepara dei cittadini maturi e responsabili. Una aperta collaborazione tra realtà ecclesiale e famiglia, - ha rimarcato il pontefice - favorirà la maturazione di uno spirito di giustizia, di solidarietà, di pace e anche di coraggio nelle proprie convinzioni.
Famiglie hanno diritto di scegliere educazione più idonea
"Si tratta di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l'educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, - ha detto papa Bergoglio - rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose". Il Pontefice ha anche suggerito di "delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere" per "promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche".