Parigi, vertice antiterrorismo, Cazeneuve: "Rafforzare i controlli sui cittadini UE"

11 gennaio 2015Nelle polemiche dopo i giorni del terrore in Francia entra la questione degli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone negli Stati del trattato. Bisogna "valutare possibili modifiche al sistema Schengen per lottare contro il terrorismo" ha dichiarato il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, che ha riunito a Parigi in suoi omologhi europei in un vertice antiterrorismo prima della grande manifestazione. Ipotesi, questa, che non è piaciuta ad Angelino Alfano: "Schengen è una grande conquista di libertà che non può essere regalata ai terroristi" ha detto Alfano al termine del summit. Opinione condivisa invece dallo spagnolo Jorge Fernandez Diaz: "Vogliamo tornare ai controlli ai confini e sarà necessario modificare il Trattato" ha fatto sapere il ministro dell'Interno.

Il vertice
I ministri dell'Interno riuniti a Parigi hanno cercato di trovare una forma di coordinamento tra loro per affrontare il problema del network organizzato dei foreign fighters in vista di "un miglioramento dei contatti tra i diversi paesi. E' stato affrontato il nodo di un "maggiore controllo su Internet" e dello scambio dei database relativi ai viaggiatori. E' "importante", ha spiegato Cazeneuve, un'approvazione "urgente" della direttiva sul Passenger name record (Pnr) per la registrazione dei passeggeri sui voli nell'area Schengen, perché "è uno strumento fondamentale" per la lotta al terrorismo.

Alfano: "Rafforzare controlli ma tenere Schengen"
Il titolare del Viminale, apertamente contro l'ipotesi di revisione di Schengen, al termine del vertice antiterrorismo ha dichiarato: le "frontiere di Schengen  vanno certamente controllate ed è per questo che rafforzeremo il sistema di informazione di Schengen ma non possiamo arretrare su queste conquiste di libertà per dare soddisfazione ai populisti e anche a colro che anche in Italia pensano che chiudendo le frontiere si batta il terrorismo".