MONDO
Il corteo repubblicano contro il terrorismo
Terrorismo, Alfano: "Schengen è una conquista di libertà, no a passi indietro"
Il titolare del Viminale prende le distanze da Cazeneuve che aveva sottolineato la necessità di valutare possibili modifiche al sistema
Parigi
"Schengen è una grande conquista di libertà, non si può regalare ai terroristi il successo di tornare indietro". Lo afferma il ministro dell'Interno Angelino Alfano uscendo dalla riunione dell'Eliseo che ha preceduto la grande marcia di Parigi contro il terrorismo. Parole che suonano come una risposta alla posizione dell'omologo francese Cazeneuve che aveva sottolineato la necessità di valutare possibili modifiche al sistema".
"Lo scambio di informazioni è la chiave per il successo" nella lotta al terrorismo, ha poi aggiunto il ministro dell'interno Alfano.
Monitoraggio cellule dormienti
"Cellule dormienti? Abbiamo in atto un monitoraggio di aree e soggetti a rischio, ma non possiamo dirle cancellate. La nostra allerta è massima", ha precisato Alfano sottolineando che si stanno facendo tutti gli sforzi necessari per rendere l'Italia e l'Europa posti sicuri nei quali vivere.
Nessun paese a rischio zero
"In queste ore - ha aggiunto il titolare del Viminale - stanno riunendosi in tutta Italia comitati presieduti dai Prefetti per valutare gli obbiettivi sensibili e verificare se ci sono nuove modalità per proteggerli. Non esiste in questo momento un paese a rischio zero".
"Lo scambio di informazioni è la chiave per il successo" nella lotta al terrorismo, ha poi aggiunto il ministro dell'interno Alfano.
Monitoraggio cellule dormienti
"Cellule dormienti? Abbiamo in atto un monitoraggio di aree e soggetti a rischio, ma non possiamo dirle cancellate. La nostra allerta è massima", ha precisato Alfano sottolineando che si stanno facendo tutti gli sforzi necessari per rendere l'Italia e l'Europa posti sicuri nei quali vivere.
Nessun paese a rischio zero
"In queste ore - ha aggiunto il titolare del Viminale - stanno riunendosi in tutta Italia comitati presieduti dai Prefetti per valutare gli obbiettivi sensibili e verificare se ci sono nuove modalità per proteggerli. Non esiste in questo momento un paese a rischio zero".