MONDO
La folla grida: "Charlie, Charlie" e "libertà"
Parigi capitale della libertà. Un milione e mezzo in marcia contro il terrore
Decine di leader politici, europei e mondiali alla marcia "repubblicana". Sfilano insieme alle famiglie delle vittime e ai giornalisti di Charlie Hebdo sopravvissuti al massacro. Grandissima l'affluenza di tanta gente comune. Nella capitale misure di sicurezza eccezionali accolgono il corteo. In piazza anche il commesso-eroe del negozio kosher
In piazza i giornalisti sopravvissuti al massacro
In testa al corteo anche i giornalisti sopravvissuti all'assalto al giornale satirico Charlie Hebdo. Accanto a loro i familiari delle 12 vittime di questo attacco e di quello al minimarket kosher costato la vita ad altri quattro innocenti. Dopo pochi metri di marcia i leader mondiali sono stati applauditi a lungo da una folla composta e commossa. Loro hanno risposto con la mano al saluto di molti parigini che si affacciavano alle finestre per rendergli omaggio. Gli applausi risuonano come un sottofondo interminabile nel silenzio che domina la manifestazione, quasi senza cori.
Marcia Parigi: "Sono Charlie, poliziotto, ebreo"
"Je suis Charlie, flic, Juif", "sono Charlie, poliziotto, ebreo". E' lo slogan che domina in ricordo delle vittime dei fratelli Kouachi che si è poi allargato all'omaggio ai poliziotti uccisi e ai morti nel negozio kosher per mano del terrorista Amedy Coulibaly. In piazza sventolano molte bandiere francesi e anche alcune islamiche. In molti impugnano matite agitate come vessilli, infilate al bavero o nei cappelli, trasformate in spille o fermacapelli. E' la matita, come nei giorni scorsi, l'oggetto simbolo della grande marcia: rappresenta il sostegno ai redattori di Charlie Hebdo uccisi e la difesa della libertà di espressione.
"Volevate seppellirci, non sapevate che siamo semi"
"Volevate mettere la Francia in ginocchio, l'avete fatta rialzare in piedi" recita uno striscione tra la folla della grande marcia di Parigi. Diversi altri cartelli rivendicano: "Non abbiamo paura" o "Non l'avete ucciso", riferito a Charlie Hebdo. Un altro cartello, sventolato da un giovane, riporta un proverbio messicano: "Avete voluto seppellirci, non sapevate che siamo semi". A decine si sono arrampicati sulla base del monumento che domina piazza della Bastiglia dove sventolano bandiere della Francia ed è stato issato un grande cuore rosso di cartone. Dal monumento la gente grida "libertà, libertà!" e poi canta la Marsigliese accompagnata dalla folla che continua ad arrivare da tutte le direzioni.
Hollande sfila con Sarkozy: la Francia unita
La delegazione francese guidata dal presidente François Hollande vede anche il suo predecessore e rivale, Nicolas Sarkozy accompagnati da tutte le autorità francesi guidate dal premier Manuel Valls. Imponenti le misure di sicurezza in una città blindata, in cui la tensione è palpabile e in cui sono stati fatti scendere in campo oltre 5.500 poliziotti (di cui oltre 2.000 in borghese) insieme a tiratori scelti appostati sopra i tetti.
Cazeneuve: "Francia pronta a modifiche Schengen"
Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha dichiarato che saranno prese "misure del tutto eccezionali per garantire la sicurezza della manifestazione". Intanto oggi, alla luce delle stragi che hanno colpito la Francia il ministro ha affermato che bisogna "Valutare possibili modifiche al sistema Schengen per lottare contro il terrorismo". Cazeneuve a Parigi ha incontrato prima della manifestazione i colleghi per un vertice internazionale contro il terrorismo. I ministri europei, ha aggiunto, si sono detti d'accordo sulla necessità di mettere in atto "controlli approfonditi su alcuni passeggeri" sulla base "di criteri oggettivi" che rispettino i diritti fondamentali.
Netanyahu agli ebrei francesi: "Israele è casa vostra"
Alla manifestazione ci sarà anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha annunciato la sua partecipazione solo ieri sera. Una decisione presa all'ultimo minuto, dopo che in un primo tempo la missione era stata esclusa per "motivi di sicurezza". Lo stesso premier - che ha ordinato al Mossad e al ministero degli Esteri di dare "ogni assistenza necessaria" per combattere l'ondata di terrorismo a Parigi - si è rivolto agli ebrei francesi: "Israele - ha detto - è casa vostra".
"Attivate cellule dormienti"
Intanto in Francia l'allarme resta alto anche perché, secondo fonti dell'emittente Cnn, nel Paese sarebbero state attivate "cellule terroristiche dormienti". Alle forze dell'ordine è stato chiesto di cancellare il loro profilo sui sociale media e di portare sempre con sé le proprie armi.
French police told to erase social media presence, warned that sleeper cells may have been activated, source says. http://t.co/Q8b4rZIcYk
— CNN Breaking News (@cnnbrk) January 10, 2015
Uno dei Kouachi conosceva l'"attentatore delle mutande-bomba"
E sempre secondo Cnn, uno dei due fratelli Kouachi, Said, quando è stato in Yemen ha conosciuto Umar Farouk Abdulmutallab. Si tratta del giovane responsabile del fallito attentato di Natale del 2009 sul volo Amsterdam-Detroit con delle mutande-bomba. A riferirlo alla Cnn è un giornalista e ricercatore yemenita, Mohammed al-Kibsi, che racconta di avere incontrato Said Kouachi in Yemen due volte nel 2011 e 2012 e di avere parlato con lui. La Cnn sottolinea tuttavia che non ci sono al momento conferme ufficiali che Kouachi e Abdulmutallab si conoscessero. Quell'attacco fallito del 2009 era stato concepito proprio da al-Qaeda nella penisola arabica (Aqap), in nome di cui i fratelli Kouachi hanno detto di avere agito a Parigi.
Rilasciati tutti i familiari fratelli Kouachi. Hayat ricercata
Intanto sono state rilasciate tutte le persone vicine ai fratelli Kouachi che erano state fermate nei giorni scorsi a Reims. Le ultime cinque, tra cui la moglie di Cherif Kouachi, sono state rilasciate ieri sera. Suo cognato, un liceale di 18 anni, inizialmente identificato come "l'autista" della strage era stato liberato già venerdì. La moglie di Cherif, il più giovane dei fratelli, era in contatto con Hayat Boumeddiene, la compagna del terrorista del negozio kosher Amedy Coulibaly, con la quale nel 2014 aveva scambiato 500 telefonate. Hayat è ancora ricercata dalla polizia francese, alcune fonti riferiscono che la ragazza si troverebbe in Siria dall'inizio di gennaio.
Manifestazioni in tutta la Francia
Nel frattempo, ieri, in attesa della marcia parigina di questo pomeriggio, oltre 700mila persone hanno marciato in silenzio in diverse città del Paese. Da Nantes a Orleans, da Nizza a Tolosa, sono apparsi striscioni con la scritta "Je suis Charlie" in ricordo delle vittime degli attacchi terroristici. Le Parisien parla di 30-40mila persone a Pau, sui Pirenei, in marcia per oltre 2 chilometri. Altre 23mila persone in strada a Nizza nella mattinata di ieri, mentre a Caen i partecipanti alla marcia cittadina sono almeno seimila.