Recovery fund, Patuanelli: "Non useremo i Fondi Ue per Ilva e Alitalia"
"Saranno destinati a rafforzare le filiere e all'aumento delle dimensioni delle imprese" spiega il ministro dello Sviluppo economico
"I soldi del Recovery Found non saranno usati per interventi su Alitalia o Ilva". Lo ha detto ilministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli intervenendo a Sky Tg24 economia, sottolineando che "le risorse per interventi come quelli su Ilva e Alitalia ci sono già". Per il Ministro i 208 miliardi ottenuti nella trattativa a Bruxelles saranno destinati per "rafforzare le dinamiche di filiere e per favorire l'aumento delle dimensioni delle imprese italiane".
Bicamerale? Decide il Parlamento
"Il Parlamento deciderà quale strumento sceglierà per confrontarsi con il governo" ha aggiunto il ministro a proposito di una "bicamerale" sul Recovery Fund. "Non abbiamo però tempi così lunghi" ha aggiunto Patuanelli che ha ribadito come il "Governo deve avere un ruolo forte nella determinazione delle linee di scelta" degli investimenti.
Mes, rassicurazioni su sospensione delle condizioni sono temporanee
"Oggi come oggi le rassicurazioni sull'assenza di condizionalità ci sono in parte e sono però temporanee, e non si è andati a toccare il trattato istitutivo del Mes" ha quindi fatto rilevare Patuanelli, tornando sulla questione Mes. "C'è una comunicazione dell'Unione europea - ha spiegato - sulla disapplicazione temporanea di alcuni passaggi, l'articolo 10 e l'articolo 14 in particolare, del trattato costitutivo delle linee guida del Mes. Io credo che però dipenda tutto quanto da quando la sospensione dell'applicazione di questi parametri del Mes verrà meno, che cosa succederà. Anche il Recovery fund ha alcune condizionalità ma sono chiare e permanenti". Secondo il ministro, quindi, "bisognerebbe avere la capacità di togliere il Mes dal dibattito politico e analizzarlo tecnicamente e prendere decisioni che dovranno passare dal Parlamento".
Aspi, Borsa a condizioni mercato con più investimenti e calo tariffe
"E' una operazione di mercato, parliamo di una società che è controllata da una quotata in Borsa, e di un'operazione di quotazione di Aspi che avverrà a condizioni di mercato" ha precisato infine il ministro. "Quello che ci interessa - ha ribadito - è che ci sia la gestione pubblica su un asset fondamentale per il Paese, che sciaguratamente e' stato messo nelle condizioni di agire come se fosse un mercato, laddove invece è un monopolio. Le condizioni della concessione che avevamo non hanno pari in nessun altro Paese al mondo, i risultati economici della società mostrano come fosse facile fare soldi a quelle condizioni".
Il ministro si dice inoltre certo "che sia lo spazio per mantenere una società con un ebitda positivo e che però possa fare più investimenti, abbassando al contempo le tariffe, implementando gli investimenti previsti sulla carta ma mai realizzati. E' assolutamente possibile".