ECONOMIA
Palazzo Chigi
Pop Bari, bozza decreto: 900 milioni a Invitalia per salvataggio
In corso la riunione del Consiglio dei ministri
La bozza del decreto all'esame prevede un finanziamento ad Invitalia "fino ad un importo complessivo massimo di 900 milioni per il 2020", per rafforzare il patrimonio del Mediocredito Centrale "affinché questa promuova, secondo logiche di mercato, lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all'acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni".
La costituzione di una Banca di Investimento, che nascerebbe dalla 'scissione' delle acquisizioni fatte dal Mediocredito Centrale, è prevista dal primo dei tre articoli della bozza decreto all'esame del Cdm. La formazione passerà attraverso un decreto con il quale il ministero dell'Economia acquisirà attività e partecipazioni, con l'intero capitale sociale, senza dovere alcun corrispettivo. Le operazioni saranno realizzate in un regime di esenzione fiscale.
Le risorse per il salvataggio della banca arrivano dal fondo del ministero dell'Economia destinato "alla partecipazione al capitale di banche e fondi internazionali". E' quanto si legge nella bozza di decreto. Le risorse sono "iscritte sul capitolo 7175 dello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle Finanze", rifinanziato per il 2020 "con la Sezione II" della legge di bilancio approvata nel 2018.
Le norme previste dal decreto, finalizzato anche al salvataggio della Popolare di Bari, "possano contribuire al superamento di questi ostacoli strutturali e a ridurre il divario di sviluppo economico tra il Mezzogiorno e le regioni del Centro-Nord". Lo indica espressamente la relazione tecnica della bozza del decreto all'esame del Cdm che evidenzia la "dimensione eccessivamente contenuta" degli istituti del meridione.
Il governo, inoltre, assicura l'azione di responsabilità nei confronti dei passati vertici della Popolare di Bari. Ed eventualmente ci sarà l'impegno, da parte dell'esecutivo, su eventuali prepensionamenti, qualora nel piano industriale questi si rendessero necessari. E' quanto si apprende da fonti di governo.
Emiliano scrive a Conte: Regione pronta a intervento diretto
“La Regione Puglia tutelerà con ogni mezzo azionisti, correntisti, dipendenti e creditori della Banca Popolare di Bari che deve continuare regolarmente la propria attività di raccolta del risparmio e di impiego a sostegno delle aziende e delle famiglie pugliesi e italiane. A tal fine la Regione Puglia è disponibile - se il Governo lo riterrà necessario - anche ad un intervento diretto nel capitale della compagine che dovrà condurre il salvataggio della Banca". Lo dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che annuncia di aver scritto una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
L'intervento di Conte in mattinata
"Tuteleremo i risparmiatori e non concederemo nulla ai responsabili di quella situazione critica e auspichiamo anzi azioni di responsabilità a loro carico", aveva detto in mattinata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla fine del Concerto di Natale in Senato.
"C'è una responsabilità nei confronti dei risparmiatori e di un territorio. In gioco c'è il tessuto produttivo di un Sud che è in sofferenza".
Con l'intervento del governo per Banca Popolare di Bari "faremo di necessità virtù. Interverremo con una visione strategica con Mediocredito e probabilmente il Fondo interbancario per rilanciare una banca che potrebbe essere la più importante del Sud". "Sì, stasera chiuderemo su Banca popolare di Bari. Faremo un intervento" aveva garantito Conte alla fine del concerto.
"E' chiaro - aveva aggiunto Conte - che abbiamo delle responsabilità pubbliche nei confronti dei risparmiatori, del territorio e del Mezzogiorno. Non dimentichiamo che in gioco ci sono non solo i risparmiatori ma c'è anche un tessuto produttivo che al Sud soffre, quindi è chiaro che un polmone creditizio finanziario è importante".
Decaro: approvare decreto o salta tessuto economico
"Se non si salva questa banca salta il tessuto economico, stasera dovete approvare il decreto in Consiglio dei ministri". Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in vista del Cdm di stasera sulla Banca Popolare di Bari, ospite di 'Mezz'ora in piu'.
Di Maio: va nazionalizzata, fare banca pubblica investimenti
"Se si deve fare un intervento, quella banca va nazionalizzata" e "cominciamo a fare una banca pubblica di investimenti per aiutare il territorio". Lo dice il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, a margine della presentazione dei nuovi facilitatori, a proposito di Banca popolare di Bari. "Noi ci prendiamo la banca e cominciamo a prestare soldi alle imprese oneste sul territorio", aggiunge.