ECONOMIA
L'esordio in Borsa il 26 o il 27 ottobre
Poste. Renzi: "Risponderà agli azionisti e al mercato, anche questo è cambiare verso"
Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su Facebook nel primo giorno di offerta dei titoli della società a investitori e risparmiatori in vista dello sbarco a Piazza Affari
Settimana politica ricca di impegni. Oggi il Consiglio dei Ministri inizia l’esame della legge di stabilità, che andrà...
Posted by Matteo Renzi on Lunedì 12 ottobre 2015
L'esordio in Borsa il 26 o il 27 ottobre
Questa mattina, infatti, dopo mesi di gestazione, è partito il collocamento di circa il 40% di Poste che metterà in vendita 453 milioni di azioni. Si tratta della più grande operazione di quotazione in Borsa in Europa per quest'anno, oltre che la prima importante privatizzazione italiana da 16 anni a questa parte. Un'operazione che, senza chiusure anticipate o proroghe del collocamento stesso, dovrebbe portare le azioni di Poste agli scambi in Piazza Affari il prossimo 26 o 27 ottobre. E che, tenuto conto della valorizzazione del capitale sociale e della conseguente 'forchetta' di valore dei titoli (6-7,5 euro), dovrebbe valere dai 2,7 ai 3,7 miliardi.
"La sfida vera di apertura al mercato - ha detto il presidente di Poste Luisa Todini - è la valorizzazione della storia di Poste Italiane lunga 153 anni. La remunerazione del capitale - ha aggiunto - va oltre il fatto economico. E' un accompagnamento verso un futuro che e' umano e digitale, fatto di prossimita' delle persone che si incontrano negli uffici postali" oltre che "di ricerca e innovazione. Questo e' quello che siamo oggi. La sfida è rimanere così e rafforzarci con l'investimento del mercato", ha concluso Todini. Per Francesco Caio, ad di Poste, l'Ipo "mette l'Italia al centro dell'attenzione degli investitori e ha una valenza di politica industriale e contribuirà all'ammodernamento del Paese".