MONDO
Intervista al Corriere della Sera
Putin: "Svilupperemo il nostro potenziale offensivo per autodifesa, non abbiate paura della Russia"
Il leader del Cremlino riassume il punto di vista di Mosca: "È la Nato che si avvicina alle nostre frontiere. Per garantire l'equilibrio strategico penseremo a sistemi in grado di superare la difesa antimissilistica"
Mosca
Accerchiata dalla Nato e quindi costretta a pensare a come difendersi: è così che si sente la Russia secondo il presidente Vladimir Putin, che in un’intervista al Corriere della Sera spiega: "Per garantire l'equilibrio strategico, svilupperemo il nostro potenziale offensivo e penseremo a sistemi in grado di superare la difesa antimissilistica (lo scudo antimissile voluto dagli Usa, ndr). E abbiamo fatto notevoli progressi in questa direzione".
"Non bisogna aver paura della Russia"
Il leader di Mosca tenta di spiegare il punto di vista russo nella crisi apertasi con l'Occidente lo scorso anno in Ucraina, con l'annessione della Crimea. Crisi, afferma, generata ad arte dalla paura che "la Russia possa un giorno attaccare la Nato". Una "idea che non ha senso, del tutto infondata. Forse qualcuno può essere interessato ad alimentare queste paure. Forse gli Stati Uniti vogliono evitare il riavvicinamento fra l'Europa e la Russia. Voglio dirvi: non bisogna aver paura della Russia", garantisce l'inquilino del Cremlino.
Le spese militari
Putin insiste sul concetto di quello, che secondo lui, è l'interesse statunitense ad alimentare divisioni con l'Ue ricordando come "le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all'estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo".
"È la Nato che si avvicina alle nostre frontiere"
Il presidente russo cita ad esempio che "vicino alle coste della Norvegia ci sono i sommergibili americani in servizio permanente. il tempo che ci mette un missile a raggiungere Mosca da questi sottomarini è di 17 minuti. E volete dire che noi ci comportiamo in modo aggressivo? Noi non ci muoviamo da nessuna parte, è l'infrastruttura della Nato che si avvicina alle nostre frontiere".
Le tensioni con gli Usa
Putin ricorda anche che ancora prima della crisi Ucraina del 2014, l'inizio delle nuove tensioni tra Mosca e Washington sia stato segnato dalla decisione, presa da George W. Bush nell'ormai lontano 2001, quando rilanciò il progetto di scudo antimissile in Europa - modificato ma confermato sostanzialmente da Barack Obama - e si ritirò "unilateralmente dall'Accordo sulla difesa antimissile, l'Abm, pietra angolare su cui si basava gran parte del sistema di sicurezza internazionale".
"Mosca si limita a rispondere alle minacce"
Secondo il presidente russo, da allora Mosca si sta limitando a "rispondere alle minacce”. “E lo facciamo – aggiunge – in misura limitata, ma tale da garantire la sicurezza della Russia. O qualcuno forse si aspettava un nostro disarmo unilaterale?".
"Non bisogna aver paura della Russia"
Il leader di Mosca tenta di spiegare il punto di vista russo nella crisi apertasi con l'Occidente lo scorso anno in Ucraina, con l'annessione della Crimea. Crisi, afferma, generata ad arte dalla paura che "la Russia possa un giorno attaccare la Nato". Una "idea che non ha senso, del tutto infondata. Forse qualcuno può essere interessato ad alimentare queste paure. Forse gli Stati Uniti vogliono evitare il riavvicinamento fra l'Europa e la Russia. Voglio dirvi: non bisogna aver paura della Russia", garantisce l'inquilino del Cremlino.
Le spese militari
Putin insiste sul concetto di quello, che secondo lui, è l'interesse statunitense ad alimentare divisioni con l'Ue ricordando come "le spese militari degli Stati Uniti sono superiori alle spese militari di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Quelle della Nato sono 10 volte superiori a quelle della Federazione Russa. La Russia praticamente non ha più basi militari all'estero. La nostra politica non ha un carattere globale, offensivo o aggressivo".
"È la Nato che si avvicina alle nostre frontiere"
Il presidente russo cita ad esempio che "vicino alle coste della Norvegia ci sono i sommergibili americani in servizio permanente. il tempo che ci mette un missile a raggiungere Mosca da questi sottomarini è di 17 minuti. E volete dire che noi ci comportiamo in modo aggressivo? Noi non ci muoviamo da nessuna parte, è l'infrastruttura della Nato che si avvicina alle nostre frontiere".
Le tensioni con gli Usa
Putin ricorda anche che ancora prima della crisi Ucraina del 2014, l'inizio delle nuove tensioni tra Mosca e Washington sia stato segnato dalla decisione, presa da George W. Bush nell'ormai lontano 2001, quando rilanciò il progetto di scudo antimissile in Europa - modificato ma confermato sostanzialmente da Barack Obama - e si ritirò "unilateralmente dall'Accordo sulla difesa antimissile, l'Abm, pietra angolare su cui si basava gran parte del sistema di sicurezza internazionale".
"Mosca si limita a rispondere alle minacce"
Secondo il presidente russo, da allora Mosca si sta limitando a "rispondere alle minacce”. “E lo facciamo – aggiunge – in misura limitata, ma tale da garantire la sicurezza della Russia. O qualcuno forse si aspettava un nostro disarmo unilaterale?".