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POLITICA

La notte dell'onestà, manifestazione M5S

Quirinale, martedì le consultazioni. No del M5S: "Fuori i nomi, elezione entro tre scrutini"

Beppe Grillo: "I giochi sono già fatti". Il M5S risponde all'invito del premier di partecipare alle consultazioni: "Renzi fuori i nomi, venga eletto il presidente di tutti". Serracchiani: "No del M5S? Ce ne faremo una ragione". Civati attaccato in rete per la sua proposta di un candidato "Non Nazareno", Sel lo difende. Cacciari: nel Pd la scissione c'è già

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A Roma, da Piazza del Popolo il Movimento 5 Stelle dice no alle consultazioni. "Con tutto il rispetto, ci è andato Berlusconi, noi al Nazareno non ci andremo". Alessandro Di Battista, dal palco della Notte dell'Onestà, risponde all'invito del Pd di partecipare alle consultazioni per il presidente della Repubblica. "Renzi fuori i nomi. Lei ha deciso che il Capo Stato sarà eletto dalla quarta votazione e così il nome sarà espressione di un partito solo: quello suo e di Berlusconi, quello del Nazareno. Per eleggere il presidente di tutti lo si elegga nei primi tre scrutini" la sfida del M5S Di Battista. Nomi che devono essere fatti "al popolo, a tutta la nazione"  lancia l'hastag #fuoriinomi. Candidature che verranno poi sottoposte al giudizio della rete. 

La chiusura era arrivata già dal leader Beppe Grillo che arrivando alla manifestazione ha dichiarato: "Che cosa è il Nazareno? Perché io non so cosa sia il Nazareno". "Noi non ci fidiamo più di nessuno" dice e accusa: "I giochi sono già fatti, noi decidiamo poco". Poi su Twitter: "Si tratta per il Presidente della Repubblica con un criminale ai servizi sociali", rilanciando le parole di Salvatore Borsellino sul palco. 

Serracchiani: "No del M5S? Ce ne faremo una ragione"
La risposta del Pd al rifiuto del Movimento 5 Stelle arriva dalla vicesegretaria Debora Serracchiani. "Niente consultazioni con i Cinque Stelle? Ce ne faremo una ragione. A Grillo, evidentemente, va bene votare insieme solo se votiamo i loro. Come per il giovane Di Maio, eletto vicepresidente della Camera con i voti del Pd".

Le consultazioni
Al via martedì 27 gennaio, a partire dalle 9.30, presso la sede del Pd, le consultazioni per il prossimo presidente della Repubblica. Alle 19 la delegazione dem incontrerà Forza Italia. Il giorno prima, alle 9, ci sarà l'assemblea dei deputati democratici e a seguire quella dei senatori. Ma sarà giovedì mattina - ha detto ieri il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, a poche ore dalla prima votazione per il presidente della Repubblica, che Renzi riunirà l'assemblea dei grandi elettori del Pd nella quale farà il nome del candidato al Colle.

Pd, attacchi a Civati
Pioggia di critiche e insulti sul pagina Facebook del deputato Pd Pippo Civati dopo che ieri ha lanciato l'ipotesi di un candidato al Quirinale "Non Nazareno". Precisa Civati: "Speriamo solo che non sia Berlusconi. Bisogna mettersi d'accordo con se stessi: un candidato risponde o no al Nazareno? Io non voglio un candidato contro il Nazareno, non ne voglio uno che nasca solo da questa impostazione".

Vendola difende Civati
"Noi diciamo che c'è poca sinistra da quelle parti. Quando nel nostro partito abbiamo registrato delle fuoriuscite, noi abbiamo praticato un altro approccio. La lotta politica si fa, ma bisognerebbe evitare di farla precipitare nel buco nero degli insulti". Nichi Vendola commenta così gli attacchi web nei confronti del deputato Pippo Civati.

Cacciari: "Nel Pd c'è già la scissione"
Lo scontro interno al Pd, tra il premier e la minoranza Dem, per Massimo Cacciari rappresenta già una scissione. "Se due sono separati, che poi ci sia una scissione o che continuino da separati in casa, non vedo la differenza" dice ai microfoni di RaiNews24. "Invito la minoranza a ragionare per tirare fuori progetti e programmi che siano davvero alternativi a quelli di Renzi".

 
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