ITALIA
Senato
Radio Radicale, approvata mozione maggioranza: rinnovo impossibile senza legge
Per la Federazione Nazionale della Stampa la mozione approvata è un segnale importante ma non sufficiente per la sopravvivenza della storica testata
Hanno votato sì solo Lega e M5s mentre il Pd ha votato contro. Forza Italia, FdI e Sel si sono astenuti, ritenendo il provvedimento della maggioranza insufficiente a 'salvare' Radio Radicale.
La mozione di maggioranza approvata su Radio Radicale contempla l'istituzione di una gara per l'assegnazione del servizio di comunicazione istituzionale. Si prevede inoltre una convenzione di tre anni per 'concludere l'attività di digitalizzazione e messa in sicurezza degli archivi' e la copertura è esclusivamente per il costo del personale necessario 'allo svolgimento di tale attività'.
Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all'editoria, del M5s, ha evidenziato che: "Non è possibile da oggi procedere con un rinnovo in assenza di una legge, quindi l'impegno è preso anche con i due gruppi, che si farà nel più breve tempo possibile, nell'ambito parlamentare, una legge per fare ciò" ma, Crimi ha aggiunto: "Voglio rappresentare un dato oggettivo: nell'anno 2019 Centro Produzioni Spa ha ricevuto un intervento pubblico pari a 9 milioni di euro a fronte dei 12 milioni percepiti negli anni precedenti quindi non accetto l'accusa che quest'anno si sta affamando Radio Radicale".
Radio Radicale: bene gara, ora tempi rapidi per continuità servizio
"Radio Radicale saluta con favore l'indizione di una gara per l'assegnazione del servizio di trasmissione delle sedute del Parlamento, gara che chiede pubblicamente dal 1998, e al contempo chiede che si arrivi rapidamente ad una soluzione per la copertura del periodo transitorio, che va dal 21 maggio scorso all'assegnazione della medesima gara. Senza questa rapida soluzione transitoria il servizio svolto da Radio Radicale fino ad oggi rischia di interrompersi". È quanto si legge in una nota dell'emittente.
FNSI: mozione segnale importante ma non basta
"L'approvazione in Senato della mozione per Radio Radicale è un segnale importante ma non è sufficiente. La sopravvivenza della radio dipende dall'approvazione di un atto che consenta la proroga e la continuità del servizio. Per questo, nelle more della definizione di una gara pubblica, è necessario che venga adottato un provvedimento urgente che assicuri la continuità del servizio scongiurandone l'interruzione, come per altro richiesto e ribadito anche dall'Agcom". Lo hanno affermato in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per i quali si tratta di "un passaggio fondamentale per passare dalle 'emozioni' e dalle generiche dichiarazioni di principio agli atti e dare un segnare non soltanto a Radio Radicale, ma a tutte le testate la cui sopravvivenza è messa a rischio dal taglio al fondo per il pluralismo dell'informazione dell'informazione". La Fnsi auspica che "tutte le forze politiche approvino il provvedimento per dare certezze a Radio Radicale" e il sindacato dei giornalisti "è pronto a riprendere la mobilitazione per sostenere il pluralismo dell'informazione e la sopravvivenza di numerose testate".