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MONDO

L'iniziativa nell'ambito della campagna You Save Lives

#Expo2015 'Rendili visibili': gli scatti sui rifugiati nel Padiglione Ue

La mostra con gli scatti dei profughi in fuga dai conflitti in corso in Siria, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana è allestita e visitabile fino al 13 settembre

Expo 2015, Padiglione Europa, mostra "Rendili Visibili", Luigi Baldelli (Twitter/Expo2015Milano)
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Volti di persone costrette a scappare dalle guerre, dalla violenza, dai massacri. Fotografie che mostrano una realtà che troppo spesso nascondiamo a noi stessi. L'esposizione intitolata "Rendili Visibili" di Luigi Baldelli racconta cosa significa esser rifugiato.

La mostra - con gli scatti dei profughi e dei rifugiati in fuga dai conflitti in corso in Siria, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana - è allestita e visitabile Padiglione Ue fino al 13 settembre.

L'esposizione si inserisce nell'ambito della campagna You Save Lives, ideata da Commissione Europea insieme all'Ong Oxfam. Per questo all'inaugurazione erano presenti il Commissario europeo per gli aiuti umanitari, Christos Stylianides, e la direttrice di Oxfam International, Winnie Byanyima.

"I cittadini dell'Unione europea sono la fonte principale degli aiuti impiegati per prestare soccorso ai rifugiati - ha detto Stylianides - Promuovere la campagna 'You Save Lives' significa informare i cittadini e dar loro conto di come vengono spesi i fondi che sono stati stanziati. Nel 2014 la Commissione europea ha stanziato 854 milioni di euro per aiutare le popolazioni sfollate in 33 diversi paesi. Questi fondi ci permettono di alleviare le sofferenze e ridare una speranza a coloro che hanno perso tutto".

"Oxfam - ha aggiunto Byanyima - lavora da sempre per aiutare le popolazioni che hanno visto la propria vita devastata da guerre e crisi umanitarie. Oggi più che mai, è necessario puntare i riflettori sui bisogni, le speranze e i sogni di quanti sono stati costretti a lasciarsi tutto alle spalle". 

La campagna a Expo prevede anche la proiezione in anteprima internazionale del documentario District Zero, girato nel campo profughi di Zaatari in Giordania. 
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