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POLITICA

Giovedì prossimo la data più probabile

Renzi-Berlusconi: in arrivo un nuovo incontro, sul tavolo la riforma della legge elettorale

Incassata o quasi la riforma del Senato il premier ed il leader di Fi torneranno ad incontrarsi per trattare sull'Italicum, con i partiti minori che premono per alcune, importanti, modifiche

Silvio Berlusconi e Matteo Renzi
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Mentre al Senato il cammino delle riforme procede ad un passo che sino a ieri era quantomeno insperato (in meno di un pomeriggio sono stati approvati 7 articoli), si avvicina la data del nuovo incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Incontro che si terrà entro giovedì prossimo e che avrà come tema centrale la legge elettorale.
 
E se i “rumors” indicavano come giorni buoni per il nuovo faccia a faccia praticamente tutta la settimana appena iniziata, è facile immaginare che l’incontro avverrà proprio giovedì, quando ormai la riforma costituzionale del Senato sarà praticamente cosa fatta. Le votazioni di Palazzo Madama saranno a quel punto arrivate agli sgoccioli, il premier avrà incassato il sostegno di Forza Italia e si passerà allora al secondo atto del Patto del Nazareno, quello che interessa maggiormente tutti i partiti, ovvero l’Italicum.
 
Un’incontro in cui, secondo fonti vicine a Fi, si potrebbe parlare anche di altro, ed in particolare di economia e situazione finanziaria dell’Italia anche se, già sull’aereo che lo riportava in Italia dall’Egitto, Renzi ha spiegato che non ci sarà bisogno di alcun “soccorso azzurro” per i provvedimenti economici che saranno in campo a settembre.  
 
Economia a parte sul tavolo ci sarà certamente la nuova legge elettorale, con i partiti minori che scalpitano per ottenere alcune modifiche. Il premier ha già detto di essere disponibile a trattare ed ha già offerto l’Italicum come merce di scambio sul piatto delle riforme.
 
Intanto Ncd, Udc, Popolari per l’Italia e un pezzo di ciò che rimane di Scelta civica stanno marciando verso la costituzione dei gruppi unici (quasi cento parlamentari). E domani o mercoledì (quindi subito prima del vertice Renzi-Berlusconi) è prevista un’assemblea aperta a tutti i parlamentari della maggioranza che non sono del Pd. L’obiettivo è mettere a punto una proposta comune già abbozzata: voto al singolo partito e non alle coalizioni; coalizioni che si formano tra il primo e il secondo turno; soglia tecnica bassissima per chi perde e non partecipa alla ripartizione del premio di maggioranza; norma “anti-vampiri” per evitare che chi vince prenda anche i voti del partito che non ha raggiunto la soglia di sbarramento. E Quagliariello (Ncd) avverte: “È escluso che la revisione dell’Italicum possa essere il frutto di un patto a due”. 
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