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MONDO

Il premier al pre-vertice dei socialisti europei a Parigi

Renzi: "La crescita serve a tutta l'Europa". Su nomine Ue: "Consenso unanime del Pse su Mogherini"

Il premier ha aggiunto: "Stimo Moscovici ma sui commissari decide Juncker". Da Parigi nessuna indicazione sul presidente del Consiglio europeo: "Verrà scelto il candidato con più consenso" ha precisato Renzi

Renzi (Ansa)
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Parigi "La crescita non è una richiesta dei Paesi che stanno peggio, è ciò che serve all'Europa". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, secondo quanto si apprende, nel suo intervento al pre-vertice dei socialisti europei a Parigi salutando positivamente l'impegno di Juncker per i 300 miliardi di investimenti. "Dobbiamo fare dell'Europa un luogo che serve ai cittadini", ha sottolineato il presidente del Consiglio, aggiungendo che non è in discussione il rispetto degli accordi e delle regole, così come ha sempre ribadito l'Italia.

L'Europa cambi politica economica 
Le parole chiave restano "crescita", "investimenti" e "flessibilità" purché nel solco delle regole esistenti. Renzi lo ha ripetuto ancora una volta, al termine del vertice a Parigi: "La flessibilità dentro le regole che già ci sono. Non si tratta di inventarsi regole nuove, ma di usare meglio quelle che già ci sono". E poi: "C'è bisogno di investimenti su scuola, su infrastrutture tecnologiche, su nuove fonti di energia. Su questi temi la possibilità di liberare degli investimenti è fondamentale, cruciale". L'obiettivo è rilanciare nel più breve tempo possibile una crescita sostenibile e duratura. Per questo serve "cambiare la politica economica europea", lasciando da parte l'accento sul rigore, e spostando invece il focus sulla crescita.

"Consenso unanime socialisti su Mogherini" 
A conclusione del summit, Renzi ha parlato anche delle nomine Ue: "Mi pare che ci sia un consenso unanime del Pse su Federica Mogherini come alto rappresentante" per la politica estera e di sicurezza Ue.

"Stimo Moscovici ma su commissari decide Juncker"
La scelta per l'assegnazione dei portafogli della Commissione Europea deve essere "molto rispettosa dei desideri del presidente Juncker: sulla formazione dei portafogli decide il presidente della Commissione e per quello che ci riguarda è molto importante quello che ha detto Juncker" e cioè che agli Affari economici "ci sarà un esponente del Pse" ha aggiunto il premier. "Ho stima per Moscovici, ma non tiriamo per la giacchetta Juncker, sarà lui a decidere. Se mi chiedete la mia opinione su Moscovici, è ottima", ha ribadito Renzi.

Da Parigi nessuna indicazione su presidente del Consiglio europeo
Quanto alla nomina del presidente del Consiglio, "abbiamo detto che non avremmo fatto un nome di parte". Al Consiglio Ue di luglio "si decise di affermare il principio che l'Alto rappresentante doveva essere socialista perché il presidente della Commissione era un popolare, mentre nel caso del presidente del Consiglio si sarebbe scelto il candidato con più consenso dopo la discussione oggi. Nel Pse ci sono candidati adatti per quel ruolo, ma si è scelto di non formalizzare alcuna candidatura".
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