Intervista a Repubblica Tv
Renzi:M5S ha perso,ma non diamo Grillo per morto.La legge elettorale? "Non era extracostituzionale"
"Il Pd manda molti dei suoi uomini al ballottaggio, lo fa anche con molti candidati civici, come i due che hanno vinto al primo turno a Palermo e Cuneo. Al ballottaggio ci sono centrosinistra e centrodestra. Sono contento? Sì. Dal punto di vista politico il primo turno è sostanzialmente un pareggio tra centrosinistra e centrodestra. Adesso si va alla lotteria dei rigori, che è il ballottaggio, ed è difficile capire come andrà a finire. A Taranto eravamo teoricamente fuori da tutto. Lì come a l'Aquila il governo ha investito tantissimo e ora siamo al ballottaggio".
A 24 ore dall'esito del voto per le Comunali, Matteo Renzi fa un bilancio e un'analisi del risultato. Sceglie oggi di commentare, a Repubblica Tv, le dichiarazioni di Beppe Grillo, per il quale il Pd sta lentamente scomparendo, e la sconfitta del candidato Pd in corsa nella sua Rignano; con uno sguardo alle vicende sulla legge elettorale. Si dice pronto ad allargare le liste Pd e a dialogare con Pisapia, pensando a "un centrosinistra può arrivare al 40%".
M5S sconfitto, ma Grillo non è morto
"La storia che i grandi partiti sono in crisi non mi convince: vedo il Pd nei sondaggi tra il 28% e il 30%, mentre i socialisti francesi sono al 5%. Grillo dice che il Pd sta scomparendo? Non vanno al ballottaggio e stiamo scomparendo noi?", sottolinea. "Sono elezioni amministrative: lo dico sempre. Ma è evidente che ha perso il M5S, dunque sono loro il partito sconfitto". "Non diamo per morto Grillo", aggiunge. "Il M5s c'è, esiste. Non so quanta vita abbia ancora davanti, se si guarda a un caso come l'Ukip di Farage. Se ragionano di scie chimiche e danno sempre la colpa agli altri perdono credibilità. Quindi sì, sono in difficoltà ma sono un avversario alle prossime politiche. Ma mi auguro recuperino un po' di lucidità".
Rignano? Non si può negare legame con Consip
La sconfitta del Pd a Rignano, paese natale di Renzi da cosa dipende? "Mi trova uno che neghi l'equazione tra le vicende Consip e il fatto che abbiamo perso a Rignano... Negli ultimi sei mesi chi non è stato su Marte ha visto questo scandalo costante. Poi si è scoperto che pezzi dell'Arma fabbricavano prove false. Io non smetterò mai di chiedere la verità", dice, "A Rignano sull'Arno abbiamo visto i voti alle primarie. Quando mi sono candidato abbiamo visto i voti che ho preso. Su Rignano pesa una vicenda grossa come una casa, che incide su quel comune. Il sindaco eletto era stato individuato dal Pd prima che venisse fuori questo scandalo Consip".
Berlusconi non è mio amico, Bersani-Letta fecero larghe intese
"L'accordo con Berlusconi l'hanno fatto Bersani nel 2011 e nel 2013, e il presidente Enrico Letta nel 2013. Berlusconi ha fatto di tutto per far cadere il referendum. Non è propriamente il mio migliore amico dal punto di vista politico, anche personale ma è un'altra storia" dice, "Non potete pensare che siamo quelli delle larghe intese, perché eravamo quelli del ballottaggio, poi del Mattarellum".
La legge elettorale non era extracostituzionale
"Io ho detto: se dobbiamo fare un accordo Berlusconi, Grillo e Salvini li voglio tutti al tavolo, anche la sinistra radicale con Fratoianni (altri si sono sfilati). Non è stato un patto extracostituzionale. Se ci sono quattro leader di partito che si mettono d'accordo, nel caso del Pd con un voto democratico in direzione, non lo ritengo un patto extracostituzionale ma pienamente parlamentare con un suo valore. Questo patto è saltato" risponde a chi gli ricorda le critiche dell'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Non ho chiesto io il voto anticipato
"Il voto subito lo chiedevano Lega e M5s. Non solo io non l'ho mai chiesto, ma ho sempre detto che la data delle elezioni sarebbe stata oggetto di una discussione con il presidente del Consiglio Gentiloni e poi prerogativa del presidente della Repubblica. Il tema della data delle elezioni non è quello che ha fatto rompere il patto sulla legge elettorale. Il patto l'ha rotto Grillo" afferma, "Siamo tutti molto tranquilli sul fatto che si vota a scadenza naturale. Su questo non c'è più discussione".
"Chi spara contro il Pd spara contro la diga al populismo. Non si può immaginare centrosinistra senza il Pd. Il Pd è il centrosinistra ed è pronto ad allargarsi a liste civiche, associazionismo... Lo spazio c'è", dice, "Sono i contenuti a definire le alleanze. Questa roba di centrosinistra può arrivare al 40%", aggiunge. "A sinistra c'è uno schieramento che è il centrosinistra europeo, sono disponibilissimo a dialogare con Pisapia, con la Boldrini..."
"L'ipotesi di dialogare con D'Alema mi sembra negata dalla realtà. Quelli che se ne sono andati perché non volevano dialogare con noi hanno fatto una scelta: nessuno li ha cacciati". Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi a Repubblica tv, sottolineando che a dispetto di quanti dicevano che con la scissione il Pd avrebbe perso voti, quasi due milioni di persone hanno votato alle primarie.