POLITICA
La riunione
Renzi a palazzo Chigi con Padoan, Cottarelli e Lupi per preparare la legge di stabilità
Mini vertice a "casa" del premier con il ministro dell'Economia, il commissario alla spending review e il titolare delle Infrastrutture. Un incontro preparatorio del lavoro sul taglio della spesa e sulle coperture della legge di stabilità
La riunione infatti, secondo quanto trapela da palazzo Chigi, è preparatoria del lavoro sulla spending review e sulle coperture della legge di stabilità in vista degli incontri con i singoli ministri, in programma mercoledì , per individuare le voci di spesa che possono essere tagliate dai bilanci dei vari ministeri.
Un lavoro di messa a punto delle richieste che saranno sul tavolo di una tornata di incontri tra il premier, il suo staff e i responsabili dei vari dicasteri per individuare le principali voci che saranno oggetto di quella sforbiciata del 3% delle spese ministeriali, un taglio annunciato da Renzi nei giorni scorsi.
Mentre l'Italia si prepara a presentarsi di fronte ai partner europei all'Ecofin informale di giovedì e venerdì a Milano, dove si inizieranno a definire i mezzi per sbloccare gli investimenti usando meglio la flessibilità già esistente, nell'immediato il fuoco è puntato anche sui numeri del Pil che usciranno domani dall'Istat. Spetterà infatti ai tecnici dell'istituto di statistica annunciare la revisione del valore del Prodotto italiano 2014 alla luce dei nuovi criteri contabili stabiliti dal sistema europeo dei Conti nazionali.
A varcare la soglia di Palazzo Chigi questo pomeriggio sono stati prima Cottarelli - che alcuni danno in uscita dal suo impegno italiano per ritornare al Fmi - e poi Padoan e gli altri ministri. Con il premier e i loro colleghi, i due supertecnici economici hanno passato al setaccio punto per punto la lista delle poste che potrebbero e dovrebbero essere tagliate per dare attuazione all'obiettivo di una sforbiciata da 20 miliardi alla spesa pubblica che Renzi si è prefissato per il 2015.
Sulla linea del governo, che ha sempre detto di non voler procedere a tagli lineari, la geografia degli interventi ipotizzata già nei mesi scorsi da Cottarelli abbraccia tutta la compagine della P.A. I capitoli e le strategie di intervento erano già stati in parte definiti, quando all'avvio della spending Cottarelli ha verificato con i singoli ministeri i possibili interventi. Si parte dalla presidenza del Consiglio per la quale è prevista tra l'altro la razionalizzazione di dipartimenti e dirigenti e si passerà poi alle misure destinate al ministero della Difesa e di quello dell'Interno animato, quest'ultimo, dalla recente mobilitazione delle forze di Polizia. Cottarelli ha fin dall'inizio parlato della necessità di coordinare Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza e Forestali. Per gli Esteri si potrà riparlare di razionalizzazione della rete diplomatica e consolare.
Nessuno escluso dunque, ciascuno dei ministeri dovrà mostrarsi disposto a presentare un proprio piano dettagliato di taglio delle spese. In questa direzione proprio oggi dal Mise hanno fatto sapere che i tecnici erano al lavoro per la propria spending review interna.
C'è poi il capitolo privatizzazioni. Il governo conta di mettere in campo tutte le forze per realizzare la dismissione di quote di Eni ed Enel. Ma ovviamente ascoltando, per i tempi della vendita, "gli umori dei mercati".