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POLITICA

All'assemblea dei presidenti di Confindustria europei

Renzi agli imprenditori: "Articolo 18 non sarà più un ostacolo, ora è possibile investire"

Molta Europa "da cambiare" e un po' di politica nel discorso del premier che agli industriali dice: col Jobs Act è arrivato il momento di investire in Italia

Matteo Renzi con Giorgio Squinzi ed Emma Marcegaglia
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Ora investite in Italia perché l'articolo 18 non è più un problema. Il premier Matteo Renzi presenta così il Jobs Act all'assemblea generale Copres, l'assemblea dei presidenti di Confindustria europei organizzata a Roma da Business Europe e Confindustria.

Agli imprenditori il premier ha illustrato i vantaggi della riforma del Lavoro in discussione alla Camera: "L'articolo 18 prima rappresentava un ostacolo, ora non lo è più". E ancora: "La riforma del lavoro ora dovrebbe stimolare gli investimenti in Italia". Misure che trovano il plauso del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che ha ringraziato pubblicamente il premier "per gli sforzi fatti" in questi mesi. "Sono sicuro - ha detto Squinzi - che il semestre Ue di presidenza italiano si concluderà in modo positivo". 

Il discorso del premier è però l'occasione anche per mandareun nuovo messaggio all'Europa: "Noi rispettiamo il 3%", sottolinea Renzi, non è una cosa positiva per l'economia italiana ma questo "è un messaggio di credibilità verso i miei colleghi europei". "Io rispetto i vincoli di Maastricht, ma il mondo è cambiato, dobbiamo pensare ad un nuovo paradigma. Questa è la discussione per il 2015".

Il premier non sembra poi preoccupato dallo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre prossimo: "Ci sarà un decreto attuativo a gennaio dopo che l'ultimo voto in Parlamento sarà il 9 dicembre". "Abbiamo trasmesso il messaggio di una riduzione dell'onere fiscale che grava sul lavoro. L'idea è un pò di provocarvi - ha detto Renzi -. Abbiamo liberato il sistema tradizionale italiano riformando l'articolo 18".

Legge elettorale e coalizioni
"Con la riforma della legge elettorale il vincitore sarà chiaro. In Europa se dico questo mi rispondono `ma sei matto è normale´ ma nelle elezione in Italia non è così", dice Renzi. "Se il sistema elettorale italiano ci fosse stato in Vaticano avremmo quattro papi. Dopo il voto ognuno dice: 'ho vinto io, ho vinto io'", scherza. Dal premier anche un accenno alla legge elettorale: "In Europa se c'è un accordo tra i partiti è tutto è chiaro, in Italia non è così e quindi preferirei evitare le coalizioni".
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