POLITICA
Lettera del premier al Messaggero
Renzi: "Pronti ad aiutare Roma, ma Marino dia un segnale"
Il presidente del Consiglio garantisce l'appoggio del Pd alla giunta della Capitale, ma chiede un cambio di passo e uno stop alle polemiche. "Tocca a lui presentare progetti credibili e concreti"
Roma
"Ignazio Marino sa che il Partito Democratico sta facendo tutti gli sforzi per dargli una mano. E sa che il governo è pronto a continuare a collaborare con dedizione e tenacia. Adesso tocca a lui, alla sua squadra cui il Pd non farà mancare la forza delle proprie donne e dei propri uomini". Nel giorno in cui è attesa la nuova giunta capitolina, il premier Matteo Renzi lancia un messaggio al sindaco con una lettera al Messaggero.
"Tocca a lui presentare progetti credibili e concreti"
"Tocca a lui però - sottolinea ancora Renzi rivolto a Ignazio Marino - presentare progetti credibili e concreti, dalla visione strategica fino alle buche per le strade o alla pulizia dei tombini quando piove: da sindaco so che la qualità di una buona amministrazione si vede anche e soprattutto da questi che non sono dettagli. Decida l'Amministrazione Comunale su quali progetti coinvolgere i cittadini e chiamare a raccolta le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, il cui Presidente già in più occasioni si è mostrato sensibile e attento. Tocca al Sindaco, adesso, nessuno può sostituirsi. Se ne sarà capace, avrà il nostro appoggio. Noi ci siamo".
"La capitale d'Italia non si merita questo"
"In queste ore Roma - ricorda il presidente del Consiglio - occupa le pagine dei media internazionali per l'incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. La capitale d'Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si può fare. A condizione di volerlo. E di essere all'altezza di una sfida da vertigini. Molto dipende da chi ha avuto il grande onore di rappresentare la Capitale nel mondo".
"Il sindaco dia un segnale"
Renzi garantisce insomma il suo appoggio, ma esorta Marino a cambiare passo. "Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate – scrive - Purché dal Comune arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la città vorrà proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il sindaco dia un segnale!".
"Stop alle manovre di piccolo cabotaggio"
Soprattutto, chiede il premier, si fermino le polemiche. "Si interrompano una volta per tutte le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata – conclude - E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita. E i suoi abitanti - così pacificamente invasi dalla gloria e dalla bellezza del passato - si meritano un futuro all'altezza dei propri sogni più belli".
Alla festa dell'Unità fa sondaggio su Marino
Renzi ha sfruttato la visita a sorpresa alla festa dell'Unità di Roma del 27 luglio per fare un nuovo sondaggio sul gradimento al sindaco di Roma Marino. I cittadini si sono divisi e allora il leader Pd ha commentato: "Non riapriamo il dibattito". Ad un altro cittadino che ha definito Marino una mina, invitando a farlo dimettere, Renzi si limita ad un "Dai..reggiamo".
"Tocca a lui presentare progetti credibili e concreti"
"Tocca a lui però - sottolinea ancora Renzi rivolto a Ignazio Marino - presentare progetti credibili e concreti, dalla visione strategica fino alle buche per le strade o alla pulizia dei tombini quando piove: da sindaco so che la qualità di una buona amministrazione si vede anche e soprattutto da questi che non sono dettagli. Decida l'Amministrazione Comunale su quali progetti coinvolgere i cittadini e chiamare a raccolta le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, il cui Presidente già in più occasioni si è mostrato sensibile e attento. Tocca al Sindaco, adesso, nessuno può sostituirsi. Se ne sarà capace, avrà il nostro appoggio. Noi ci siamo".
"La capitale d'Italia non si merita questo"
"In queste ore Roma - ricorda il presidente del Consiglio - occupa le pagine dei media internazionali per l'incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. La capitale d'Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si può fare. A condizione di volerlo. E di essere all'altezza di una sfida da vertigini. Molto dipende da chi ha avuto il grande onore di rappresentare la Capitale nel mondo".
"Il sindaco dia un segnale"
Renzi garantisce insomma il suo appoggio, ma esorta Marino a cambiare passo. "Siamo pronti sul Giubileo, siamo pronti sulle Olimpiadi, siamo pronti sulle infrastrutture, siamo pronti sulle periferie, siamo pronti sulle aziende partecipate – scrive - Purché dal Comune arrivino proposte, non polemiche a distanza. Siamo disponibili a verificare i progetti che la città vorrà proporci, siamo pronti a studiare tutte le soluzioni praticabili per rilanciare Roma, vetrina e biglietto da visita per il Paese. Ma il sindaco dia un segnale!".
"Stop alle manovre di piccolo cabotaggio"
Soprattutto, chiede il premier, si fermino le polemiche. "Si interrompano una volta per tutte le manovre di piccolo cabotaggio figlie di una cultura politica vecchio stampo, che dovrebbe essere superata – conclude - E si torni a parlare della gente e con la gente. Roma se lo merita. E i suoi abitanti - così pacificamente invasi dalla gloria e dalla bellezza del passato - si meritano un futuro all'altezza dei propri sogni più belli".
Alla festa dell'Unità fa sondaggio su Marino
Renzi ha sfruttato la visita a sorpresa alla festa dell'Unità di Roma del 27 luglio per fare un nuovo sondaggio sul gradimento al sindaco di Roma Marino. I cittadini si sono divisi e allora il leader Pd ha commentato: "Non riapriamo il dibattito". Ad un altro cittadino che ha definito Marino una mina, invitando a farlo dimettere, Renzi si limita ad un "Dai..reggiamo".