MONDO
Il presidente del Consiglio al G7 in Giappone
Renzi: "il G7 del 2017 vorremmo farlo a Taormina in Sicilia
"Il prossimo G7 si terrà 26-27 maggio 2017 e la nostra proposta - ha detto Renzi - è Taormina, La Sicilia, più che logistica, è una scelta di politica culturale". In economia al G7 - ha detto il premier - "l'Italia ha portato un sguardo neokeynesiano, priorità assoluta condivisa da tutti almeno a parole"
"La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia - ha aggiunto Renzi - più che logistica è una scelta di politica culturale. Quale migliore terra della Sicilia che è la terra della bellezza, del volontariato, del medico Pietro Bartolo e dell'innovazione?".
Il prossimo G7 organizzato in Sicilia "sarà un appuntamento importante, ha continuato il presidente del Consiglio, perché sarà il primo con un nuovo presidente o una nuova presidente americana, dopo le elezioni francesi e prima di quelle tedesche".
Nell'incontro con i giornalisti, Renzi ha parlato dell'attuale G7 che è in svolgimento in Giappone, definendolo un vertice dai "risultati positivi e importanti, non per il merito del governo ma perché il paese nella sua interezza sta tornando solido e credibile". Con l'occasione il premier ha invitato le opposizioni a "smettere di non valorizzare quello che c'è di buono; penso che c'è un tempo per gli scontri ed un tempo per aiutare il Paese a crescere". Il premier ha quindi ricordato il caso della strategia per la crescita: "due anni fa era un pensiero folle di qualche aspirante leader, oggi diventa una piattaforma condivisa".
"Negli ultimi anni - ha sostenuto - i governi italiani hanno speso 40 miliardi di investimenti pubblici, vale a dire la metà del 2007, quindi è evidente che se la crescita italiana non è al 2%" dipende da questa riduzione aggiungendo che l'Italia, "a forza di sgomitare in Europa sulla flessibilità, ha ottenuto di passare da 40 miliardi di investimenti del biennio 12-13 ai 58 nel biennio 14-15".
Sulla crescita, sulla politica economica e sull'economia globale, ha assicurato Renzi, c'è "una grandissima sintonia con gli Usa, ma anche con altri Paesi che stanno al tavolo del G7". C'è sintonia sulla "necessità fortissima di investire e di aiutare la crescita con una politica fiscale e di stimoli. Non può bastare la politica monetaria".
In economia al G7 - ha detto Renzi - "l'Italia ha portato un sguardo neokeynesiano, priorità assoluta condivisa da tutti almeno a parole". Sostanzialmente, ha spiegato, "una politica che non mette al centro la ripartenza del sogno e del progetto europeo per noi non funziona. I tedeschi, dal loro punto di vista, hanno qualche preoccupazione in più perché temono un atteggiamento inviso da parte dell'opinione pubblica".
Da Ise Shima, la località giapponese dove è in corso il G7, Renzi ha parlato anche del referendum di ottobre. "La riforma costituzionale - ha detto - non dà alcun potere in più al presidente del Consiglio e al governo,
men che meno di sciogliere le camere, che spetta al presidente della Repubblica". In realtà, ha concluso il presidente del Consiglio, la riforma "aumenta i poteri dell'opposizione e dei cittadini".
Dal Giappone, Renzi ha voluto mettere in risalto lo straordinario lavoro che stanno portando avanti la Marina militare e Guardia costiera italiane nel mar Mediterraneo, annunciando di voler portare "al tavolo dei leader del mondo le immagini del dottore che ieri ha salvato la bambina di 9 mesi che nel naufragio ha perso la mamma, le immagini della Marina militare, di cui siamo fieri insieme con la Guardia Costiera, che ieri ha salvato 500 persone evitando un'ecatombe. E però il dramma continua. Il nostro lavoro di servizio, per salvare vite umane, rischia però non di essere inutile ma insufficiente".
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è in Giappone al G7 e, in un incontro con i giornalisti, ha annunciato che "il prossimo G7 si terrà 26-27 maggio 2017 e la nostra proposta è Taormina, vediamo se ci saranno le condizioni logistiche". Comunque, ha sottolineato il premier, dobbiamo ancora fare le ultime verifiche tecniche e se non vi dovessero essere le condizioni per organizzarlo a Taormina lo faremo in altri luoghi, ma sempre in Sicilia.
Il prossimo G7 organizzato in Sicilia "sarà un appuntamento importante, ha continuato il presidente del Consiglio, perché sarà il primo con un nuovo presidente o una nuova presidente americana, dopo le elezioni francesi e prima di quelle tedesche".
Nell'incontro con i giornalisti, Renzi ha parlato dell'attuale G7 che è in svolgimento in Giappone, definendolo un vertice dai "risultati positivi e importanti, non per il merito del governo ma perché il paese nella sua interezza sta tornando solido e credibile". Con l'occasione il premier ha invitato le opposizioni a "smettere di non valorizzare quello che c'è di buono; penso che c'è un tempo per gli scontri ed un tempo per aiutare il Paese a crescere". Il premier ha quindi ricordato il caso della strategia per la crescita: "due anni fa era un pensiero folle di qualche aspirante leader, oggi diventa una piattaforma condivisa".
"Negli ultimi anni - ha sostenuto - i governi italiani hanno speso 40 miliardi di investimenti pubblici, vale a dire la metà del 2007, quindi è evidente che se la crescita italiana non è al 2%" dipende da questa riduzione aggiungendo che l'Italia, "a forza di sgomitare in Europa sulla flessibilità, ha ottenuto di passare da 40 miliardi di investimenti del biennio 12-13 ai 58 nel biennio 14-15".
Sulla crescita, sulla politica economica e sull'economia globale, ha assicurato Renzi, c'è "una grandissima sintonia con gli Usa, ma anche con altri Paesi che stanno al tavolo del G7". C'è sintonia sulla "necessità fortissima di investire e di aiutare la crescita con una politica fiscale e di stimoli. Non può bastare la politica monetaria".
In economia al G7 - ha detto Renzi - "l'Italia ha portato un sguardo neokeynesiano, priorità assoluta condivisa da tutti almeno a parole". Sostanzialmente, ha spiegato, "una politica che non mette al centro la ripartenza del sogno e del progetto europeo per noi non funziona. I tedeschi, dal loro punto di vista, hanno qualche preoccupazione in più perché temono un atteggiamento inviso da parte dell'opinione pubblica".
Da Ise Shima, la località giapponese dove è in corso il G7, Renzi ha parlato anche del referendum di ottobre. "La riforma costituzionale - ha detto - non dà alcun potere in più al presidente del Consiglio e al governo,
men che meno di sciogliere le camere, che spetta al presidente della Repubblica". In realtà, ha concluso il presidente del Consiglio, la riforma "aumenta i poteri dell'opposizione e dei cittadini".
Dal Giappone, Renzi ha voluto mettere in risalto lo straordinario lavoro che stanno portando avanti la Marina militare e Guardia costiera italiane nel mar Mediterraneo, annunciando di voler portare "al tavolo dei leader del mondo le immagini del dottore che ieri ha salvato la bambina di 9 mesi che nel naufragio ha perso la mamma, le immagini della Marina militare, di cui siamo fieri insieme con la Guardia Costiera, che ieri ha salvato 500 persone evitando un'ecatombe. E però il dramma continua. Il nostro lavoro di servizio, per salvare vite umane, rischia però non di essere inutile ma insufficiente".