Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Renzi-legge-elettorale-nessuna-trattativa-testo-concordato-a95bc6af-dbe2-4b4a-af01-a312f0f33a10.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'intervento a Bucarest

Renzi: "Sulla legge elettorale nessuna trattativa, il testo è quello concordato"

Il presidente del Consiglio è in visita in Romania: "La legge elettorale è quella che abbiamo condiviso e concordato. Sull'Ue: "L'Italia sta cambiando, ma deve cambiare anche l'Unione"

Matteo Renzi a Bucarest
Condividi
Romania Sulla legge elettorale "non c'è nessuna trattativa. La legge elettorale è quella che abbiamo condiviso e concordato e che consente finalmente di sapere chi vince e di avere un sistema che funziona e impedisce il potere di veto dei partiti". Sono queste le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un intervento all'ambasciata d'Italia a Bucarest, dove il premier è in visita per sostenere il candidato socialista Victor Ponta alle elezioni di domenica.

"Gli italiani non mangiano con la legge elettorale"
Poi - ha aggiunto Renzi - gli italiani non mangiano con la legge elettorale. Vogliono uno stato più semplice e vogliono veder crescere i posti di lavoro". Il presidente del Consiglio è intervenuto a fronte di una domanda di chi gli chiedeva chiarimenti dell'incontro di ieri con Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. 

Italia e Ue
Durante la conferenza stampa con Victor Ponta, omologo di Renzi in Romania il premier italiano ha poi accennato al ruolo dell'Italia nell'Unione Europea. "l'Italia sta cambiando le regole del gioco e sta cambiando innnanzitutto la mentalità nel nostro Paese, però non servirà a niente cambiare se non riusciamo a costruire un'Europa più intelligente, forte, autorevole e più vicina ai cittadini", ha detto Renzi.

L'endorsment a Ponta
"Conosciamo Victor Ponta, sappiamo che può dare una mano al vostro Paese", questo l'endorsment di Renzi per il premier romeno candidato per la presidenza della Repubblica. Renzi ha poi aggiunto: "Queste sono ore sono decisive, i prossimi tre giorni cambieranno i prossimi anni in Romania e credo tutti insieme potremo cambiare i prossimi anni in Europa. Io non sono qui solo perché sono amico amico di Victor, sono qui perchè penso che Victor Ponta possa aiutare l'Europa a essere più forte e migliore, dobbiamo cambiare tante cose insieme".

Il testa a testa in Romania
Victor Ponta è il favorito nei sondaggi. L'attuale premier romeno ha chiuso infatti il primo turno del 2 novembre in vantaggio di circa dieci punti (40,4% contro il 30,37) sull'avversario liberale, esponente della minoranza tedesca, e negli ultimi giorni è riuscito a concludere un'alleanza con l'ex primo ministro moderato Calin Popescu Tariceanu, cui è stato promesso il ritorno alla guida del futuro governo, e con Tudor Vadim, il nazionalista che verosimilmente riceverà un ministero in caso di vittoria di Ponta. Insieme, i due hanno raccolto nel primo turno poco più del 9% dei voti (5,36 Tariceanu e 3,68 Tudor) che dovrebbero finire a Ponta. Da parte sua, Iohannis può sperare in un aumento dell'affluenza alle urne (al primo turno è stata del 53%) e in un maggiore contributo da parte dei romeni della diaspora: la stragrande maggioranza dei quali nella prima tornata non è riuscita a votare per carenze organizzative e uno scarso numero di seggi nelle ambasciate
Condividi