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POLITICA

Il presidente del Consiglio parla del futuro del Quirinale

Renzi sul Colle: "Necessaria ampia maggioranza". E Berlusconi apre: "Nessun veto a candidato Pd"

In un'intervista a Repubblica il Cavaliere cambia registro e non pone pregiudiziali sul post Napolitano: "Il problema non sono le radici politiche. Ma che sia un presidente equilibrato, un garante"

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Il futuro del Quirinale occupa gran parte della discussione politica in questa fine dell'anno. Ospite di Che tempo che fa da Fabio Fazio, il premier Matteo Renzi tocca la questione relativa al post Napolitano e dice: "Per individuare il nuovo presidente della Repubblica è necessaria una maggioranza, la più ampia possibile coinvolgendo tutti anche Fi, M5S e Sel".

Ma nessuno, osserva Renzi, ha il diritto di veto, neppure il Pd. Poi ribadisce che il patto del Nazareno "non comprende il Quirinale. Allora l'incarico di Napolitano non era in discussione. Il patto del Nazareno comprende riforme e legge elettorale". 

Pronta arriva la risposta di Silvio Berlusconi che intervistato da la Repubblica cambia decisamente registro e apre a un candidato della maggioranza. "Il problema non sono le radici politiche. Ma che sia un presidente della Repubblica equilibrato, un garante". Niente pregiudiziali dunque nemmeno nei confronti di un rappresentante del Pd. 

Berlusconi, poi, smentisce che il futuro del Colle stesse all'interno del Patto del Nazareno: "Non ne fa parte. Dico solo che votando insieme la Costituzione, si può votare insieme anche il Quirinale". E smentisce pure di aver fatto il nome di Giuliano Amato. "Ho solo tracciato un identikit", dice.  

Una svolta, quella di Berlusconi, in grado di cambiare marcia al dibattito in corso. L'attuale presidente della Repubblica, infatti, non ha ancora rassegnato le dimissioni, ma giovedì scorso ha confermato che il giorno dell'addio è ormai "imminente". 
 
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