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POLITICA

Le delegazioni ricevute dal capo dello Stato

Riforme, Fi-Sel da Mattarella. "Quirinale auspica ripresa del dialogo". Salvini: "Non vado"

Sul tavolo dell'incontro il tema delle riforme, dopo lo strappo dei giorni scorsi. Probabile incontro con la delegazione del M5s, che ha chiesto un colloquio con Mattarella sul tema del reddito di cittadinanza e dell'anticorruzione. Il segretario della Lega Nord: "Mando i capigruppo di Camera e Senato, io andrò quando serve". Il Quirinale: "Stupore per dichiarazioni di Salvini"

Il presidente della Repubblica
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Sel e Forza Italia salgono al Colle, primo round di colloqui con il presidente della Repubblica sul tema delle riforme a poco più di due settimane dalla sua elezione al Quirinale e dalla rottura del patto del Nazareno tra Forza Italia e Pd. A colloquio dal Capo dello Stato c'è stata per prima Forza Italia; a seguire l'incontro con Sel. Entro la fine della settimana, poi, Mattarella dovrebbe anche la delegazione del M5s, che ha chiesto un colloquio sul tema del reddito di cittadinanza e dell'anticorruzione. Assente la Lega Nord: Matteo Salvini fa sapere che invierà i capigruppo di Camera e Senato e che salirà al Colle "quando serve". Dal Quirinale arriva così lo "stupore" le dichiarazioni del leader della Lega, che risponde: "Mi stupisco dello stupore del Quirinale. Spero che il Quirinale sia preoccupato per la situazione in Libia, non per l'agenda di Salvini".

Brunetta: "Coesione nazionale sulla crisi libica" 
Dopo l'incontro, Brunetta ha fatto riferimento agli esteri: "Forza Italia, Berlusconi, ha confermato la coesione nazionale sulla crisi libica. Ma questo deve trovare un clima positivo. Il Presidente della Repubblica ha ascoltato, gli abbiamo consegnato il nostro appello e ha molto apprezzato". E poi ancora sulle riforme: "Noi auspichiamo che la riforma costituzionale e la legge elettorale trovino un alveo di ampia condivisione. Non si può pensare di chiedere la coesione di giorno e riformare la Costituzione a colpi di maggioranza di notte per approvare 40 articoli" della Carta. 

Vendola: "Parlamento umiliato"
Dopo circa quaranta minuti di colloquio anche Nichi Vendola ha commentato l'incontro con il Capo dello Stato. Il "parlamento è umiliato nelle sue funzioni" ha detto ai cronisti affermando di aver consegnato a Mattarella la lettera di una famiglia sfrattata proprio per sottolineare il dramma degli sfratti: "una guerra tra poveri". E poi il riferimento è all'Isis su cui ci sono state per Vendola "dichiarazione improvvide". 

La lettera di Grillo
Quanto a Beppe Grillo, ha pubblicato sul suo blog una lettera di Mattarella, cordiale nei toni, in cui il presidente ringrazia il leader di M5s per il suo messaggio di auguri, e lo invita al Quirinale. Visita che avverrà nei prossimi giorni. 

Il cammino del Milleproroghe
Intanto martedì in commissione Affari costituzionali il governo ha detto sì, e tutta la maggioranza ha appoggiato due emendamenti al dl Milleproporghe delle opposizioni (l'ex Ncd Barbara Saltamartini, e Giulio Marcon di Sel) sulle partite Iva. Un emendamento su questo punto del relatore Maino Marchi (Pd) era pronto, ma è stato evitato proprio per valorizzare l'apporto delle opposizioni. E infatti Rocco Palese, "fittiano" di Fi, ha plaudito "alla grande vittoria del Parlamento, frutto della massima collaborazione tra maggioranza ed opposizione". E tutte le opposizioni si sono presentate regolarmente in Aula. Pierluigi Bersani è tornato a spiegare la richiesta della minoranza del Pd di favorire un rientro delle opposizioni in Aula: non è che ora si "rimpianga il patto del Nazareno", come qualcuno ha scritto, anzi: "è stato un errore" che va superato cambiando la legge elettorale figlia di quel Patto.  
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