POLITICA
Le delegazioni ricevute dal presidente della Repubblica
Riforme: Fi e Sel al Colle da Mattarella. Vendola: "Parlamento umiliato nelle sue funzioni"
Il capo dello Stato incontra i rappresentanti di Camera e Senato di Forza Italia e di Sinistra Ecologia e Libertà. Sul tavolo il tema delle riforme, dopo lo strappo dei giorni scorsi. Probabile incontro con la delegazione del M5s, che ha chiesto un colloquio con Mattarella sul tema del reddito di cittadinanza e dell'anticorruzione
Roma
Il presidente Mattarella riceve al Colle i gruppi parlamentari di opposizione a poco più di due settimane dalla sua elezione al Quirinale e dalla rottura del patto del Nazareno tra Forza Italia e Pd. A colloquio dal capo dello Stato per primo Forza Italia, con i capigruppo di Camera e Senato Brunetta e Romani, a seguire l'incontro con Sel. Entro la fine della settimana, poi, dovrebbe essere ricevuta anche la delegazione del M5s, che ha chiesto un colloquio con Mattarella sul tema del reddito di cittadinanza e dell'anticorruzione.
Vendola: "Parlamento umiliato"
Dopo circa quaranta minuti di colloquio Nichi Vendola ha commentato l'incontro con Mattarella. Il "parlamento è umiliato nelle sue funzioni" ha detto ai cronisti affermando di aver consegnato al Capo dello Stato la lettera di una famiglia sfrattata proprio per sottolineare il dramma degli sfratti, "una guerra tra poveri". E poi il riferimento è all'Isis su cui ci sono state per Vendola "dichiarazione improvide".
Renzi: "Dare una mano all'arbitro"
Tornando alle riforme ieri Matteo Renzi ha parlato alla direzione Pd assicurando di voler assumere l'impegno per il suo partito di "dare una mano all'arbitro", cioè al Capo dello Stato. L'obiettivo per il presidente del Consiglio è di far rientrare le opposizioni in aula alla Camera per il voto finale, anche se ha ribadito il 'no' a qualunque forma di veto delle minoranze sulla volontà della maggioranza. Come la pensi l'arbitro ormai lo hanno capito anche le minoranze: non intende entrare nella valutazione dell'operato di un'altra istituzione, la Camera, né in quello della sua presidente. Auspica che l'iter riformatore proceda e nel merito non si potrà esprimere, nel caso intendesse farlo, se non al termine dell'iter, cioè quando le leggi giungeranno approvate sul suo tavolo.
Occhi puntati sulla crisi libica
Intanto dal Quirinale si guarda con occhio attento all'evolversi della crisi libica. Già dieci giorni fa Mattarella aveva ricevuto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che domani riferirà alla Camera sulla situazione nel paese nordafricano. Al Colle sicuramente hanno apprezzato questo passaggio, cioè il coinvolgimento del Parlamento, e anche le parole misurate di Renzi, che ha riportato il dibattito dei giorni scorsi nell'alveo del corretto quadro internazionale.
Vendola: "Parlamento umiliato"
Dopo circa quaranta minuti di colloquio Nichi Vendola ha commentato l'incontro con Mattarella. Il "parlamento è umiliato nelle sue funzioni" ha detto ai cronisti affermando di aver consegnato al Capo dello Stato la lettera di una famiglia sfrattata proprio per sottolineare il dramma degli sfratti, "una guerra tra poveri". E poi il riferimento è all'Isis su cui ci sono state per Vendola "dichiarazione improvide".
Renzi: "Dare una mano all'arbitro"
Tornando alle riforme ieri Matteo Renzi ha parlato alla direzione Pd assicurando di voler assumere l'impegno per il suo partito di "dare una mano all'arbitro", cioè al Capo dello Stato. L'obiettivo per il presidente del Consiglio è di far rientrare le opposizioni in aula alla Camera per il voto finale, anche se ha ribadito il 'no' a qualunque forma di veto delle minoranze sulla volontà della maggioranza. Come la pensi l'arbitro ormai lo hanno capito anche le minoranze: non intende entrare nella valutazione dell'operato di un'altra istituzione, la Camera, né in quello della sua presidente. Auspica che l'iter riformatore proceda e nel merito non si potrà esprimere, nel caso intendesse farlo, se non al termine dell'iter, cioè quando le leggi giungeranno approvate sul suo tavolo.
Occhi puntati sulla crisi libica
Intanto dal Quirinale si guarda con occhio attento all'evolversi della crisi libica. Già dieci giorni fa Mattarella aveva ricevuto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che domani riferirà alla Camera sulla situazione nel paese nordafricano. Al Colle sicuramente hanno apprezzato questo passaggio, cioè il coinvolgimento del Parlamento, e anche le parole misurate di Renzi, che ha riportato il dibattito dei giorni scorsi nell'alveo del corretto quadro internazionale.