SPORT
Verso i Giochi
Un anno a Rio 2016: gli azzurri che si sono già qualificati per le Olimpiadi
Le carte olimpiche già attribuite all'Italia sono 44. In molte discipline i biglietti per il Brasile saranno staccati nei prossimi mesi. Primo obiettivo ripetere il risultato di Londra 2012, dove i 290 atleti italiani conquistarono 28 medaglie
Roma
Il punto di partenza è il numero 28, come le medaglie italiane a Londra 2012. Quando ci si confronta con campioni provenienti da tutto il mondo migliorarsi non è mai facile, ma il prossimo anno sarà quello il primo termine di paragone per valutare i risultati della spedizione azzurra all’Olimpiade di Rio de Janeiro.
Finora staccati 44 biglietti per Rio
Finora i pass ottenuti dall’Italia sono 44. Molti sono riservati a una disciplina e saranno assegnati ai singoli atleti solo nei prossimi mesi, ma c’è anche chi ha già la certezza di volare in Brasile. I primi a garantirsi un posto sull'aereo sono stati il pugile Valentino Manfredonia, qualificatosi ad aprile, il pentatleta Riccardo De Luca, vincitore a giugno delle finali di Coppa del Mondo a Minsk, e un altro campione della boxe, Clemente Russo, che grazie alla carta olimpica conquistata l’11 luglio sarà alla sua quarta partecipazione a un’Olimpiade. Negli ultimi giorni alla comitiva si sono aggregati diversi sportivi azzurri, dai nuotatori Rachele Bruni, Simone Ruffini e Federico Vanelli a Noemi Batki nei tuffi e a Guendalina Sartori nel tiro con l’arco.
Le gioie di Londra 2012
A Londra 2012 la spedizione azzurra era composta da 290 persone, con la fiorettista Valentina Vezzali come portabandiera nella cerimonia di apertura e il canoista Daniele Molmenti in quella di chiusura. Alla fine arrivarono 8 ori, 9 argenti e 11 bronzi. Le gioie più grandi vennero dalla scherma, per l’Italia tradizionale miniera del metallo più pregiato, con i successi nel fioretto a squadre maschile e femminile e quello di Elisa Di Francisca nel torneo individuale. Memorabili anche i trionfi della squadra maschile di tiro con l’arco, di Jessica Rossi nel trap, di Niccolò Campriani nella carabina 50 metri, di Carlo Molfetta nel taekwondo 80 kg e di Daniele Molmenti nello slalom K1.
Chi ha smesso e chi vuole entrare nella storia
Qualcuno dei medagliati di allora non gareggia più, come lo specialista della sciabola Luigi Tarantino (che con il bronzo a squadre di Londra ha raggiunto il quarto podio in cinque Olimpiadi) o come il pallavolista Luigi Mastrangelo (bronzo e al terzo podio olimpico con la Nazionale di volley). Altri tenteranno di scrivere per l’ennesima volta una pagina di storia. È l’obiettivo del 33enne Clemente Russo, primo pugile italiano alla quarta Olimpiade e argento nei pesi massimi sia a Pechino che a Londra. È il sogno anche della 41enne Valentina Vezzali, che spera di volare a Rio per andare a medaglia in sei diverse edizioni dei Giochi. L’impresa è riuscita solo ad Armin Zoeggeler nello slittino, un altro gigante dello sport azzurro.
di Andrea Bettini
Finora staccati 44 biglietti per Rio
Finora i pass ottenuti dall’Italia sono 44. Molti sono riservati a una disciplina e saranno assegnati ai singoli atleti solo nei prossimi mesi, ma c’è anche chi ha già la certezza di volare in Brasile. I primi a garantirsi un posto sull'aereo sono stati il pugile Valentino Manfredonia, qualificatosi ad aprile, il pentatleta Riccardo De Luca, vincitore a giugno delle finali di Coppa del Mondo a Minsk, e un altro campione della boxe, Clemente Russo, che grazie alla carta olimpica conquistata l’11 luglio sarà alla sua quarta partecipazione a un’Olimpiade. Negli ultimi giorni alla comitiva si sono aggregati diversi sportivi azzurri, dai nuotatori Rachele Bruni, Simone Ruffini e Federico Vanelli a Noemi Batki nei tuffi e a Guendalina Sartori nel tiro con l’arco.
Le gioie di Londra 2012
A Londra 2012 la spedizione azzurra era composta da 290 persone, con la fiorettista Valentina Vezzali come portabandiera nella cerimonia di apertura e il canoista Daniele Molmenti in quella di chiusura. Alla fine arrivarono 8 ori, 9 argenti e 11 bronzi. Le gioie più grandi vennero dalla scherma, per l’Italia tradizionale miniera del metallo più pregiato, con i successi nel fioretto a squadre maschile e femminile e quello di Elisa Di Francisca nel torneo individuale. Memorabili anche i trionfi della squadra maschile di tiro con l’arco, di Jessica Rossi nel trap, di Niccolò Campriani nella carabina 50 metri, di Carlo Molfetta nel taekwondo 80 kg e di Daniele Molmenti nello slalom K1.
Chi ha smesso e chi vuole entrare nella storia
Qualcuno dei medagliati di allora non gareggia più, come lo specialista della sciabola Luigi Tarantino (che con il bronzo a squadre di Londra ha raggiunto il quarto podio in cinque Olimpiadi) o come il pallavolista Luigi Mastrangelo (bronzo e al terzo podio olimpico con la Nazionale di volley). Altri tenteranno di scrivere per l’ennesima volta una pagina di storia. È l’obiettivo del 33enne Clemente Russo, primo pugile italiano alla quarta Olimpiade e argento nei pesi massimi sia a Pechino che a Londra. È il sogno anche della 41enne Valentina Vezzali, che spera di volare a Rio per andare a medaglia in sei diverse edizioni dei Giochi. L’impresa è riuscita solo ad Armin Zoeggeler nello slittino, un altro gigante dello sport azzurro.