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Roma Olimpiadi 2024, Malagò: "Firmata ufficialmente la candidatura"
In Campidoglio il presidente del Comitato Roma 2024, Luca di Montezemolo, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il sindaco Ignazio Marino hanno firmato la missiva che formalizza la candidatura italiana
Roma
Mancava solo la formalità, adesso è arrivata. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha annunciato che è stata firmata "la candidatura e siamo tutti contenti". Il numero uno dello sport italiano ha avuto una lunga riunione in Campidoglio con il sindaco Ignazio Marino e il presidente del Comitato olimpico per Roma 2024 Luca Cordero di Montezemolo, al termine della quale è arrivata la sigla.
La lettera che ufficializza l'impegno dell'Italia a organizzare la più grande festa dello sport al mondo è quindi partita, destinazione il Cio, il Comitato olimpico internazionale, che il 16 settembre rivelerà i nomi di
tutte le città che si sono fatte avanti.
Per la Capitale inizia un percorso di costruzione e condivisione di un progetto che offrirà agli atleti e al mondo intero "l'occasione di vivere le emozioni e lo spirito olimpico" in un palcoscenico di ineguagliabile bellezza. Nessun'altra citta' al mondo può offrire un patrimonio artistico, storico e culturale che abbraccia un cosi ampio arco di tempo, e che permette di "disputare le gare olimpiche nei luoghi più spettacolari e simbolici della Città eterna".
Bellezza, cultura, ma soprattutto, nell'impegno dell'Italia, innovazione e sostenibilità, secondo quelle che sono anche le principali linee operative dettate dall'Agenda Cio 2020 e che prevedono un forte accento sulla legacy, l'utilizzo futuro a favore della città delle strutture utilizzate per le Olimpiadi. Indicazione che il Comitato Roma 2024 sposa con grande convinzione accanto a quella, altrettanto cruciale, della
sobrietà. Roma, spiega infatti la lettera, possiede moltissime infrastrutture sportive, in parte all'interno di parchi e importanti aree verdi, che potranno essere utilizzate per le Olimpiadi del 2024 con piccoli interventi di ammodernamento e con l'uso, ove necessario, di strutture amovibili.
Infine, nella lettera, un richiamo ai valori olimpici che in un luogo multiculturale come quello della Capitale, "in cui la diversità diventa la spina dorsale dell'uguaglianza", possono davvero gettare un ponte verso la pace e l'amicizia dei popoli.
La lettera che ufficializza l'impegno dell'Italia a organizzare la più grande festa dello sport al mondo è quindi partita, destinazione il Cio, il Comitato olimpico internazionale, che il 16 settembre rivelerà i nomi di
tutte le città che si sono fatte avanti.
Per la Capitale inizia un percorso di costruzione e condivisione di un progetto che offrirà agli atleti e al mondo intero "l'occasione di vivere le emozioni e lo spirito olimpico" in un palcoscenico di ineguagliabile bellezza. Nessun'altra citta' al mondo può offrire un patrimonio artistico, storico e culturale che abbraccia un cosi ampio arco di tempo, e che permette di "disputare le gare olimpiche nei luoghi più spettacolari e simbolici della Città eterna".
Bellezza, cultura, ma soprattutto, nell'impegno dell'Italia, innovazione e sostenibilità, secondo quelle che sono anche le principali linee operative dettate dall'Agenda Cio 2020 e che prevedono un forte accento sulla legacy, l'utilizzo futuro a favore della città delle strutture utilizzate per le Olimpiadi. Indicazione che il Comitato Roma 2024 sposa con grande convinzione accanto a quella, altrettanto cruciale, della
sobrietà. Roma, spiega infatti la lettera, possiede moltissime infrastrutture sportive, in parte all'interno di parchi e importanti aree verdi, che potranno essere utilizzate per le Olimpiadi del 2024 con piccoli interventi di ammodernamento e con l'uso, ove necessario, di strutture amovibili.
Infine, nella lettera, un richiamo ai valori olimpici che in un luogo multiculturale come quello della Capitale, "in cui la diversità diventa la spina dorsale dell'uguaglianza", possono davvero gettare un ponte verso la pace e l'amicizia dei popoli.