POLITICA
Caos Campidoglio
Roma, Marino: "Io indagato? Un atto dovuto". 25 consiglieri pronti alle dimissioni
Il sindaco conferma la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati: "Ho spiegato la mia trasparenza". Al via la raccolta firma dei 25 consiglieri dimissionari, la "quota" necessaria per far cadere Marino
Roma
"La comunicazione delle indagini è un atto dovuto per svolgere le indagini. Io sono convinto di aver spiegato bene le mie ragioni e la mia trasparenza". Il sindaco Marino conferma così la notizia sulla sua iscrizione nel registro degli indagati nell'inchiesta sulle spese di rappresentanza. Sulle dimmissioni in massa dei consiglieri accusa: "Io mi chiedo perchè in questo momento di fronte a un sindaco che ostinatamente e orgogliosamente chiede un confronto in un luogo democratico e deputato in Aula le forze politiche utilizzino ogni strumento possibile, anche le dimissioni di massa, per impedire un confronto?"
Sarebbe infatti stata raggiunta la "quota 25", ovvero il numero necessario di consiglieri dimissionari per fare cadere consiglio e giunta in Campidoglio. Iniziata la raccolta delle firme e i consiglieri si sono dati appuntamento per presentare le dimissioni alla sede dei gruppi consiliari in via del Tritone.
Una mossa, quella dei consiglieri, che arriva a seguito del ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Ignazio Marino e della riunione fiume, ieri sera, tra i consiglieri dem e il commissario Pd Matteo Orfini "Spiace che Ignazio Marino abbia vanificato uno sforzo comune per individuare soluzioni che avessero al centro la città e non i destini personali" avevano dichiarato ieri Orfini e il capogruppo in Campidoglio Fabrizio Panecaldo, al termine del vertice al Nazareno.
Anche gli assessori lasciano. L'ultima è Marta Leonori, assessore ai trasporti. I primi a presentare le dimissioni il vicesindaco Marco Causi, Stefano Esposito, Luigina Di Liegro e Alfonso Sabella. Duro il commento di Esposito alla notizia dell'iscrizione di Marino nel registro degli indagati: "Devo prendere atto di aver dato mia lealtà ad un bugiardo".
Sarebbe infatti stata raggiunta la "quota 25", ovvero il numero necessario di consiglieri dimissionari per fare cadere consiglio e giunta in Campidoglio. Iniziata la raccolta delle firme e i consiglieri si sono dati appuntamento per presentare le dimissioni alla sede dei gruppi consiliari in via del Tritone.
Una mossa, quella dei consiglieri, che arriva a seguito del ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Ignazio Marino e della riunione fiume, ieri sera, tra i consiglieri dem e il commissario Pd Matteo Orfini "Spiace che Ignazio Marino abbia vanificato uno sforzo comune per individuare soluzioni che avessero al centro la città e non i destini personali" avevano dichiarato ieri Orfini e il capogruppo in Campidoglio Fabrizio Panecaldo, al termine del vertice al Nazareno.
Anche gli assessori lasciano. L'ultima è Marta Leonori, assessore ai trasporti. I primi a presentare le dimissioni il vicesindaco Marco Causi, Stefano Esposito, Luigina Di Liegro e Alfonso Sabella. Duro il commento di Esposito alla notizia dell'iscrizione di Marino nel registro degli indagati: "Devo prendere atto di aver dato mia lealtà ad un bugiardo".