ITALIA
Ex sindaco Roma rischia un duplice processo
Scontrini e Onlus, chiusa doppia inchiesta su Ignazio Marino
Nella prima inchiesta i reati ipotizzati sono di peculato e falso, mentre nella seconda l'accusa contestata è quella di truffa. L'ex sindaco della Capitale: "Mi sono sempre mosso nel pieno rispetto della legalità"
Nella prima inchiesta - quella sugli scontrini - i reati ipotizzati sono di peculato e falso mentre nella seconda l'accusa contestata è quella di truffa. Il primo procedimento, affidato al pubblico ministero Roberto Felici, si riferisce alle 56 cene avvenute tra il 2013 e il 2015. Secondo la Procura Marino "in quel periodo ripetutamente si sarebbe appropriato della dotazione finanziaria dell'Ente utilizzando carta di credito concessagli dal Comune per acquistare servizi di ristorazione nell'interesse suo, dei suoi congiunti e di altre persone non identificate". Le cene sono state consumate non solo a Roma ma anche a Genova, Torino e Firenze.
L'accusa di falso, invece, si riferisce al fatto che Marino "impartì ai componenti della sua segreteria di preparare dichiarazioni giustificative delle spese sostenute inserendovi indicazioni non veritiche tese ad accreditare la presunta natura istituzionale dell'evento apponendo in calce alle stesse la sua firma".
"Mi sono sempre mosso nel pieno rispetto della legalita' ed e' per questo che continuero' ad impegnarmi per Roma", ha commentato Marino il quale ha spiegato che la Procura ha "contemporaneamente notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari" con riguardo alla nota vicenda concernente 12.716,10 euro di spese di rappresentanza per 56 cene occorse nei 28 mesi di mandato come sindaco della Capitale e con riguardo alla vicenda della Onlus Imagine.