MONDO
Nel 2017 oltre 10mila bambini uccisi o mutilati a causa di bombardamenti
Save the Children, 100 anni dalla parte dei bambini
Un minore su 5 nel mondo, pari a 420 milioni di bambine e bambini, vive attualmente in aree di conflitto. Mattarella: "Cento anni fa si è deciso di contrapporre alla guerra una svolta di umanità. Questo è quello che fa Save the Children e per questo dico grazie"
Mattarella: "Grazie per il vostro lavoro"
"Cento anni fa grazie all'iniziativa di Eglantyne Jebb con la fondazione di Save the Children si è deciso di contrapporre alla guerra una svolta di umanità. Tutti rammentiamo l'immagine di quel bambino siriano in ospedale dopo il bombardamento della sua abitazione. Occorre che la commozione e la sollecitazione che questo determina non sia effimera e non si dimentichi in poco tempo, senza risultati concreti e permanenti. Questo è quello che fa Save the Children e per questo dico grazie". Queste le parole del presidente della Repubblica Mattarella durante la celebrazione per il centenario di Save the Children.
"100 anni fa grazie all'iniziativa di #EglantyneJebb con la fondazione di Save the Children si è deciso di contrapporre alla #guerra una svolta di umanità. Grazie a #SavetheChildren per quello che fa" il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i nostri 100 anni. pic.twitter.com/atEeotdzGy
— Save the Children IT (@SaveChildrenIT) 13 maggio 2019
I numeri del dossier
Nel 2017 sono oltre 10mila i bambini che sono rimasti uccisi o mutilati a causa di bombardamenti, mentre si stima che almeno 100mila neonati perdano la vita ogni anno per cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione. Nel solo 2017 si sono registrati oltre 1400 episodi di bombe sulle scuole. In Yemen, su un totale di 16.000 scuole, alla fine del 2017 almeno 256 scuole sono state totalmente distrutte a causa di bombardamenti aerei, 1.413 sono state parzialmente danneggiate e 686 sono state utilizzate come abitazione dalle migliaia di persone sfollate. Nel Paese sono più di 2 milioni i bambini fuori dal sistema educativo e due terzi degli insegnanti non ha ricevuto uno stipendio regolare negli ultimi 2 anni.
Un dato non dissimile da quello della Siria, dove 2,1 milioni i bambini sono fuori dal sistema scolastico, deprivati delle loro competenze primarie e di un ambiente sicuro e protetto. Stessa sorte per paesi in cui i conflitti non sono contraddistinti dai bombardamenti ma dai gruppi armati, che colpiscono le scuole: in Sud Sudan, il 30% delle scuole è stato danneggiato, distrutto, occupato o costretto alla chiusura lasciando 2,2 milioni di bambini fuori dal sistema scolastico; nella Repubblica Democratica del Congo, in un conflitto lungo più di 20 anni, 1,9 milioni di bambini e bambine in età scolare non va più a scuola a causa del conflitto.