Incontro con la stampa estera
Legge di bilancio, Savona: "La nostra politica è corretta, cauta e moderata"
"Possiamo crescere al 2-3% nei prossimi 2 anni" afferma il ministro per gli Affari europei, "a Tria è stato affidato il più difficile dei compiti e merita il massimo rispetto". "I mercati hanno reagito moderatamente, anzi ci aspettavamo di più" aggiunge. E conclude: "Datemi del professore, dell'idiota ...ma euroscettico è qualcosa di sbagliato"
"Il programma di Governo è moderato, con tutte le cautele necessarie". Il ministro degli Affari europei Paolo Savona parla alla Stampa estera e definisce la politica del Governo "corretta, cauta e per certi versi moderata".
"C'è una prima condizione- spiega-. "Ogni trimestre sottoporremo a verifiche l'andamento dell'economia e gli obiettivi di crescita che ci sono prefissi a partire dal 31 dicembre di quest'anno. Più cautela di questo! E la seconda cautela che partirà domani o dopo: creare una cabina di regia per il rilancio degli investimenti pubblici e privati perché la posizione espressa nella Nota del Def dice che lo strumento per ottenere la crescita sono gli investimenti".
"Deficit? L'Ue tiene il pilota automatico, ma contro un iceberg"
"Dicono che il 2,4% di deficit sia troppo? Cosa dobbiamo fare con una politica monetaria che cambia segno e con il rallentamento della crescita internazionale?". aggiunge il ministro. "L'Unione europea tiene il pilota automatico in questa situazione. Allora se rischia di andare contro un iceberg tiene il pilota automatico lo stesso? Non le interessa?", ha aggiunto Savona.
"Visione diversa parte dai difetti di architettura che furono necessari nel 1992"
"Non è possibile analizzare il Def, o la proposta di Def, senza conoscere il discorso più generale: sottostante al Def vi è una visione diversa della politica economica che parte dai difetti di architettura che furono necessari nel 1992 quando le condizioni erano diverse" spiega Savona. "Per rafforzare questo -aggiunge - vi dico che un po' dappertutto c'è voglia di cambiamento e il problema è europeizzare il cambiamento, far confluire queste forze, altrimenti l'alternativa è de-europeizzare la conservazione".
"Sono convinto che possiamo arrivare al 2% Pil nel 2019"
"Noi crediamo che lo sviluppo sarà più alto e il rapporto deficit/Pil sarà più basso. Per questo mostriamo serenità e serieà di fronte alle obiezioni" afferma Savona. "Sono convinto che noi potremmo arrivare al 2% invece che 1,5% nel 2019 e al 3% invece che 1,6%" nel 2020".
"Nel Governo nessuno vuole uscire dall'Ue o combatterla"
"All'interno della compagine di Governo gente che voglia lasciare l'Europa o combatterla non c'è", risponde quindi il ministro a una domanda sulle dichiarazioni dei vicepremier Di Maio e Salvini sul sovranismo. "Possono essere intemperanti fuori nelle risposte, ma una cosa è essere intemperanti, l'altra è essere responsabili".
"I mercati per quel che è successo ed è stato detto in Europa hanno reagito moderatamente. Anzi, ci aspettavamo di più" commenta Savona. "Non siamo preoccupati dai mercati, ma dallo scontro politico tra forze conservative e riformista. Noi abbiamo fatto le scelte, vogliamo stare in Europa e nell'euro, ma l'Europa deve fare qualcosa". E sintetizza: "Il mercato è sano, è lo scontro politico che è insano".
"Scontro con Ue può portare a crisi finanziaria"
"La speranza è che non ci sia uno scontro in Europa che si traduca in una crisi finanziaria che non interessa a nessuno" conclude, avvertendo che "con l'instabilità politica in Italia succederebbe qualcosa di veramente grave in Europa e nel resto del mondo". Il ministro comunque precisa: "Penso che alla fine troveremo un punto di incontro".