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MONDO

I due paesi continuano ad incolparsi a vicenda sulla guerra in Yemen

Scontro Iran-Usa, Rohani senza visto per l'assemblea Onu

Oggi Mike Pompeo incontra il principe ereditario saudita dopo l'unione navale

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"Sono stati gli Stati Uniti e la coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita a iniziare il conflitto nella regione, non l'Iran o gli Houthi dallo Yemen". Il presidente iraniano Hassan Rohani torna ad attaccare Stati Uniti e Arabia Saudita, accusandoli di aver cominciato - insieme a Emirati Arabi Uniti e Israele - la guerra che ha va avanti da più di quattro anni in Yemen, con il paese ora sul lastrico. 

Ma intanto, gli Stati Uniti non hanno ancora concesso il visto a Rohani, al ministro degli esteri Mahammad Javad Zarif e al resto della delegazione dell'Iran. Per ora il governo di Teheran non potrà partire per l'assemblea generale dell'Onu, iniziata ieri con i primi incontri e che durerà fino al 27 settembre.

Si tratta di un ritardo, ma potrebbe trasformarsi in un nuovo caso diplomatico. Se i visti non arriveranno nelle prossime ore il governo di Teheran sarebbe pronto ad annullare la sua presenza al vertice di New York, attesa per il 25 settembre. Un eventuale annullamento risulterebbe clamoroso, anche tenendo conto delle aperture sul tema del nucleare più volte manifestate dal presidente americano Donald Trump.

Incontro in giornata tra Stati Uniti e Arabia Saudita per discutere dello Yemen e dell'attacco alla centrale Aramco 
In Yemen ogni giorno muoiono bambini e civili, il paese è tra i più poveri al mondo e sta vivendo una crisi umanitaria con il popolo yemenita che continua a scappare da bombardamenti e attentati. ''Noi non vogliamo un conflitto nella regione - prosegue Rohani - I ribelli yemeniti non hanno colpito ospedali, scuole e mercati ma impianti per lanciare un avvertimento all'Arabia Saudita".

Secondo il presidente iraniano le accuse arrivate all'Iran dal segretario di stato americano Mike Pompeo dopo l'attacco di sabato scorso alle due raffinerie Aramco, di proprietà statale dell'Arabia Saudita, sono "senza fondamento". Gli attacchi sono stati rivendicati dai ribelli yemeniti Houthi, ma l'Arabia Saudita ritiene che i droni colpevoli dell'attentato siano stati sostenuti dall'Iran.

L'Arabia Saudita in risposta ha deciso di unirsi alla missione navale degli Stati Uniti International Maritime Security Construct per la protezione della navigazione commerciale nello Stretto di Hormuz (tra Iran e Oman) in tutto il Golfo Persico. Un potenziamento anche in base a quello che è accaduto nei mesi scorsi, con diverse petroliere oggetto di sabotaggi e attacchi.

La coalizione marittima Usa ha come obiettivo quello di proteggere le navi mercantili per garantire la libertà di navigazione e il commercio internazionale. Il ministero della Difesa saudita ha annunciato che presto "saranno mostrate prove sul coinvolgimento dell'Iran nell'attacco terroristico contro impianti dell'Aramco".

In giornata è atteso un incontro a Gedda tra Mike Pompeo e il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud per discutere dell'attacco e coordinare gli sforzi per combattere "l'aggressione iraniana nella regione".
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