Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Scozia-yes-or-no-Su-Twitter-guerra-di-hashtag-e50dbb7b-39ed-4168-8310-a0211a2d1de4.html | rainews/live/ | true
MONDO

Il referendum sui social

Scozia, yes or no? Su Twitter è guerra di hashtag

In Rete impazza il dibattito tra unionisti e indipendentisti. A Londra volano gli hashtag in favore del "no", a Glasgow e Edimburgo impazzano quelli per il "sì"

Il giardiniere dei Simpson prende posizione sul referendum
Condividi
Yes or no? La decisione da prendere è di quelle storiche e il dibattito sul referendum per l’indipendenza della Scozia è ormai esploso anche su Twitter. Una sfida a colpi di cinguettii, una lotta di hashtag che dice molto sul clima che si vive al di là della Manica.

Scozia in cima agli argomenti più twittati 
L’hashtag #ScotlandDecides, "la Scozia decide", sta scalando le classifiche dei più utilizzati nel Regno Unito ed è in seconda posizione dopo #iOS8, l’aggiornamento del sistema operativo di Apple. In quarta posizione, a conferma dell’incertezza sul risultato della consultazione, ecco un appello agli elettori: #YourVoteMatters, “il tuo voto conta”. Da una parte e dall’altra, cioè, unionisti e indipendentisti cercano di fare pressione sugli indecisi. Poi vengono le conseguenze del voto. La prima ad entrare nel dibattito è quella che potrebbe colpire un simbolo: la bandiera. L’Union Jack, la bandiera britannica, potrebbe essere ridisegnata e si piazza è in nona posizione. 
 
Appelli per l'unità a Londra
Analizzando ciò che succede nelle singole città, emergono più chiaramente le divisioni interne al Paese. A Londra la quarta e la quinta posizione sono occupate rispettivamente da #VoteNo e #bettertogether, cioè “vota no” e “meglio insieme”. Nessun hashtag favorevole all’indipendenza è nella Top 10, mentre in nona posizione appare #Westminster: il pensiero corre al cuore delle istituzioni, il Parlamento.
 
Scozia, tra #VoteYes e Gordon Brown
In Scozia volano invece gli hashtag indipendentisti. A Glasgow #VoteYes, “vota sì”, è il più utilizzato. #Indyref, abbreviazione di “referendum sull’indipendenza”, è primo a Edimburgo. Nella conversazione sulla Rete entrano molti politici, dal primo ministro scozzese Alex Salmond (quarto a Edimburgo) all’ex primo ministro britannico Gordon Brown (settimo a Glasgow), che pur essendo scozzese alla vigilia ha lanciato un accorato appello in favore del no.

Da Braveheart ai Simpson 
Non mancano poi i riferimenti storici. Tra i più citati nelle città scozzesi c’è William Wallace, il condottiero scozzese impersonato da Mel Gibson nel film Braveheart. A lui viene spesso associato anche lo slogan #Ayeordie, “Sì o muori”, caro agli indipendentisti e anche a un personaggio entrato insolitamente nel dibattito: Willie, il bidello e giardiniere della scuola dei Simpson, che nel cartone animato ha origini scozzesi. In un filmato ironico diffuso nei giorni scorsi da Fox, prende posizione in favore dell’indipendenza scozzese. La sua immagine con “Aye or Die” scritto sul petto sta facendo il giro della Rete. Un modo per sdrammatizzare una situazione che sta tenendo tutti con il fiato sospeso.
Condividi