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POLITICA

Insoddisfatti i promotori per la data che è successiva al referendum

Senato: si voteranno il 19 aprile le mozioni di sfiducia presentate da M5S e da Ln, Fi e fittiani

La Conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso di discutere e votare le mozioni di sfiducia il 19 aprile, due giorni dopo il referendum. Insoddisfatte le forze promotrici che dichiarano di essere disponibili a votare le reciproce mozioni

Palazzo Madama
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Martedì 19 aprile saranno discusse e votate in aula, a palazzo Madama, le mozioni di sfiducia al governo. Così ha deciso la Conferenza dei capigruppo del Senato.

Due le mozioni di sfiducia al governo depositate, la prima è a firma del M5S e la seconda è stata siglata dal capogruppo di Fi Paolo Romani insieme a quello della Lega, Gian Marco Centinaio e a Cinzia Bonfrisco, presidente dei Conservatori e Riformisti.

Mentre la Conferenza dei capigruppo era riunita per calendarizzare le mozioni di sfiducia, senatori e deputati di M5S hanno occupato il corridoio del Senato antistante alla sala per far pressioni affinché le mozioni siano calendarizzate subito. "Da dentro arrivano notizie che non vanno bene - ha detto Vito Crimi - vogliono calendarizzare le mozioni di sfiducia il più tardi possibile, addirittura dopo il referendum sulle trivelle" in programma il 17 aprile. 

Sulla scelta della data è stato molto netto anche il commento di Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato: "Non hanno voluto discutere le mozioni di sfiducia al governo alla prima data utile e quindi il prossimo martedì come da noi proposto". Aggiungendo che "questa scelta è l'ennesimo bavaglio che il presidente del Consiglio impone alla democrazia e alle opposizioni". 

Stesse critiche arrivano anche da FI. "Noi avevamo chiesto - ha detto Paolo Romani - che le mozioni fossero votate la prossima settimana, ma la maggioranza ha imposto la data del 19 aprile. 

Alle critiche ha risposto per la maggioranza il capogruppo del PD al Senato, Luigi Zanda: "Subito dopo il referendum del 17 aprile verrà votata l'ennesima mozione, e stiamo dimostrando di dare all'opposizione la massima collaborazione. C'è poi un precedente - ha concluso Zanda - quando il Pd era all'opposizione nella scorsa legislatura: presentammo una mozione di sfiducia al governo Berlusconi ma ci dissero che non era utile votarla subito perché ci sarebbe stata nell'imminenza una votazione popolare".

Intanto le opposizioni che hanno presentato due mozioni di sfiducia separate, hanno dichiarato che potrebbero votare trasversalmente entrambi i documenti. Il "M5S voterà tutte le mozioni di sfiducia. In passato FI ha aiutato Renzi a salvarsi ed oggi noi non possiamo permetterci che accada la stessa cosa". Lo ha detto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio e anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, da Bologna, ha detto che la sfiducia al Governo di Matteo Renzi "io la voto con chiunque. Se c'è una mozione sensata che dice cose sensate la voto a prescindere da chi la presenta".
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