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MONDO

Italiane rapite

Siria: Greta e Vanessa sono libere

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Siria Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, sono state liberate. Diversi tweet, riferibili a account dei ribelli, riferiscono del rilascio
Chi sono Greta e Vanessa 
La passione umanitaria le ha spinte oltre i confini dell'individualismo nel quale si trincerano spesso tanti dei loro coetani. Perchè i vent'anni non solo l'età della leggerezza sono spesso anche gli anni dei grandi ideali e dei doveri di solidarietà cui non ci si può sottrarre. Così Vanessa e Greta, le due giovanissime ragazze lombarde rapite in Siria, tutte scuola e volontariato hanno deciso di tornare in Siria, sfidando la guerra. Tornare, perchè quella per il popolo siriano non è una passione dell'ultima ora. 
 
Libertà e aiuti Entrambe erano già state nel Paese altre due volte, sempre a portare medicinali, ad offrire aiuto umanitario. L'ultima volta a marzo, in perlustrazione insieme al loro socio Roberto Andervill con cui hanno fondato il progetto Horryaty, che in arabo significa libertà. La missione era acquistare kit di pronto soccorso e pacchi alimentari da distribuire al confine. 

Greta e Vanessa hanno fatto dei corsi di infermieria e avrebbero istruito i ragazzi in materia di pronto soccorso. Vanessa Marzullo, mediatrice linguistica 21 anni, originaria di Bergamo, Vanessa è iscritta a Mediazione Linguistica e Culturale. La sua passione per il mondo arabo l'ha spinta ad approfondire la lingua. È una volontaria dell'Organizzazione Internazionale di Soccorso e si dedica alla Siria dal 2012 , tramite la diffusione di notizie in blog e social networks. Vanessa ha anche promosso manifestazioni ed eventi in sostegno del popolo siriano, come quello a Bologna nel 2012 nella quale è stata intervistata da una giornalista.

Greta Ramelli, infermiera Greta ha 20 anni, è originaria di Gavirate, nel Varesotto, e si dedica giovanissima al sociale. Già alle medie viene eletta presidente del consiglio comunale dei ragazzi. Poi il percorso infermieristico. Nel maggio 2011 trascorre 4 mesi in Zambia nelle zone di Chipata e Chikowa, lavorando come volontaria presso 3 centri nutrizionali per malati di AIDS, incluso alcune settimane presso le missioni dei padri comboniani. Nel dicembre 2012 trascorre tre settimane a Calcutta, in India, dove fa la volontaria presso Kalighat -  la struttura delle suore missionarie della carità - e visita progetti di assistenza alla popolazione indiana negli slums. Poi l'impegno per la Siria e l'amicizia con Vanessa.
 
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