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MONDO

Svolta nel conflitto

Siria, asse tra Mosca e Teheran: raid di bombardieri russi partiti dalla base iraniana di Hamadan

Nell'attacco sono stati "colpiti cinque grandi depositi di armi, munizioni, carburante e lubrificanti, campi di addestramento per militanti nelle aree degli insediamenti di Serakab, Al-Bab, Aleppo e Deir el-Zor, tre punti di controllo dei militanti vicino alla città di Jafr e Deir ez Zor e un significativo numero di militanti"

Aleppo bombardata (Archivio)
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Cambia la geografia del conflitto siriano. E soprattutto cambia la geopolitica.
Bombardieri russi Tu-22M3 sono partiti dalla base iraniana di Hamadan, in Iran e hanno colpito in particolare cinque depositi di armi in Siria.
In uno sviluppo a sorpresa, i bombardieri sono apparsi in Iran, e oggi il ministero russo della Difesa ha confermato il dispiegamento. Le immagini sono state pubblicate su Twitter da Warfare Worldwide.

Oltre ai Tu-22M3, nella foto si vedono aerei da trasporto militare IL-76 colorati in base alle varianti previste dall'aviazione militare russa.

Nel mirino Dzhabhat al Nusra
 Secondo quanto si apprende dal Ministero della Difesa russo i Tupolev e i Sukhoi  sono partiti "carichi di bombe" dalla base di Hamadan (Repubblica Islamica dell'Iran), per un "attacco aereo contro obiettivi sui gruppi terroristici dello Stato islamico e Dzhabhat al Nusra (affiliato ad al-Qaeda) nelle province di Aleppo, Deir ez-Zor e Idlib.

Cinque obiettivi dei raid
Nell'attacco sono stati "colpiti cinque grandi depositi di armi, munizioni, carburante e lubrificanti, campi di addestramento per militanti nelle aree degli insediamenti di Serakab, Al-Bab, Aleppo e Deir el-Zor, tre punti di controllo dei militanti vicino alla città di Jafr e Deir ez Zor e un significativo numero di militanti". Tutti gli obiettivi del raid venivano utilizzati dai "gruppi di militanti che operano nella zona di Aleppo".

L'azione russa è stata coordinata con copertura aerea ai cacciabombardieri condotta dai Su-30cm e dai Su-35, partiti dalla base siriana di Hmeymim, utilizzata ormai da quasi un anno da Mosca. "Tutti gli aerei russi, dopo la missione di combattimento che ha avuto successo, sono tornati alla base", sottolinea il Ministero.
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