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MONDO

Orrore a Idlib

Trump: "Ho cambiato idea su Assad". Usa pronti a fare da soli in Siria

Secondo un medico locale, il bilancio del massacro è salito a 74 morti fra cui 25 tra bambini e ragazzi. In corso il Consiglio di sicurezza Onu sull'attacco. Mosca respinge la bozza di documento: "Ricostruzioni false" 

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Stati Uniti contro il regime siriano di Bashar al Assad e contro la Russia, dopo l'attacco con armi chimiche che ieri nel Nord della Siria ha ucciso almeno 74 persone, tra cui 25 bambini e ragazzi. 
L'ambasciatrice americana all'Onu Nikki Haley ha dichiarato che se il Palazzo di vetro "continua a fallire nel suo dovere di agire collettivamente, saremo costretti ad agire da soli per il bene delle vittime". E ha mostrato al Consiglio di sicurezza fotografie di bambini rimasti uccisi nell'attacco: "Quanti bambini dovranno ancora morire prima che la Russia se ne interessi? Assad, la Russia e l'Iran non hanno alcun interesse alla pace".

Trump: su Assad ho cambiato idea
Parole dure anche dal presidente Donald Trump: l'attacco è un "affronto all'umanità" e "le azioni di Assad non possono essere tollerate". E ancora: "Quello che ho visto ieri su bambini e neonati ha avuto un grande impatto su di me e ha cambiato il mio atteggiamento verso la Siria e Assad. Quello che è successo ieri è inaccettabile", ha detto Trump in conferenza stampa con il re di Giordania Abdallah II.

Paralisi al Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito d'urgenza per affrontare il massacro di Idlib. "Stiamo parlando di crimini di guerra, crimini di guerra con armi chimiche", ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro, Francois Delattre. "Siamo chiari - ha aggiunto - l'attacco nella provincia di Idlib è avvenuto in una zona dove operano l'esercito e l'aviazione siriana". Ma il no di Mosca blocca la richiesta dell'Occidente di indagare immediatamente sul massacro.  

Mosca: no a bozza documento Onu, contiene ricostruzioni false
Gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna hanno "gettato, visto che non si può dire presentato" al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione sulla Siria "inaccettabile", compilata sulla base di "notizie false", sostiene invece la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. E il vice rappresentante russo all'Onu spiega: "Non vediamo un particolare bisogno di adottare una risoluzione" dopo l'attacco di ieri in Siria. Mosca "ha condannato l'uso di armi chimiche in ogni circostanza e affermato che gli autori devono essere ritenuti responsabili", sottolineando però che "la campagna anti-Damasco deve essere cestinata nella discarica della storia". Inoltre, ha ribadito come "ogni volta che ci sono progressi nei colloqui politici sulla Siria avvengono strani incidenti, come l'attacco di ieri".

Medico siriano: uccisi 25 minori e 16 donne 
Ci sono 25 minori e 16 donne tra i 74 civili morti per soffocamento, documentati con nome e cognome, nell'attacco. Lo ha detto all'ANSA uno dei medici che hanno accolto i primi feriti nella zona di Idlib subito dopo l'attacco. Interpellato telefonicamente, il dottor Ahmad Dbays ha detto di aver documentato la morte di 74 persone e che il bilancio è destinato a salire a causa della gravità delle condizioni di salute di decine di feriti. 

Msf: almeno due gli agenti chimici 
Le vittime dell'attacco su Khan Sheikhun "sono state esposte ad almeno due agenti chimici" e i
loro sintomi "erano compatibili con sostanze neurotossiche come il Sarin". Ad affermarlo è Medici senza frontiere (Msf), i cui operatori si sono recati nell'ospedale di Idlib dove erano ricoverate le vittime, quello di Bab Al Hawa, circa 100 km a nord dal luogo della strage. Msf precisa di aver fornito ai medici della struttura "antidoti e abiti di protezione" per soccorrere i pazienti in questo tipo di attacchi. 

Le scioccanti immagini della strage
Sconvolgono il mondo quelle immagini raccapriccianti perché documentano la morte di decine di persone e di molti bambini con i terribili sintomi causati da un attacco con armi chimiche, in particolare il cloro o il micidiale gas nervino Sarin. Ma mentre le principali capitali e le Ong puntano il dito contro il regime di Bashar el Assad Damasco nega decisamente ogni responsabilità, spalleggiata dal potente alleato russo.

Mosca: "Arsenale ribelle colpito dalle bombe"
E' il ministero della Difesa di Mosca che fornisce la sua versione, alternativa rispetto a quella dominante sui media occidentali. "Non è stato un attacco con armi chimiche condotto dall'aviazione siriana: le armi chimiche erano contenute in un arsenale dei ribelli che è stato colpito dall'attacco aereo di Damasco", dice un alto esponente della nomenclatura militare russa. Il ministero degli Esteri russo, inoltre, bolla i resoconti sull'attacco chimico come "fake". "Gli Usa hanno presentato una risoluzione al consiglio di sicurezza dell'Onu basandosi su dei rapporti falsi", ha detto la portavoce del ministero citata dalle agenzie. "La bozza di risoluzione complica i tentativi di una soluzione politica alla crisi, è anti-siriana e può portare a una escalation in Siria e nell'intera regione".

La verità opposta di Washington: "E' stato Assad" 
Dietro l'attacco con armi chimiche in Siria che ha provocato almeno 72 morti c'è la mano del regime di Bashar Al Assad. Ne è convinta la Casa Bianca, che attribuisce ''queste azioni odiose e riprovevoli'' direttamente al governo di Damasco. L'amministrazione Trump esclude però un cambio di regime in Siria: non è una opzione fondamentale, il governo di Assad è una ''realtà politica'', ha detto il portavoce Sean Spicer nel suo briefing quotidiano con la stampa. 
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