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MONDO

Il conflitto

Siria, bombardato ospedale in villaggio vicino Aleppo. Uccisi 4 medici, altre vittime sotto macerie

Mosca continua a negare di aver attaccato il convoglio di aiuti umanitari. Intanto sarebbero 3mila i combattenti russi arrivati in Siria dall'inizio del mese

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Quattro medici siriani sono stati uccisi e un'infermiera è stata ferita in un raid aereo che colpito una clinica in un villaggio vicino Aleppo. Lo ha denunciato l'Organizzazione siriana per il soccorso medico (Uossm), che gestisce la clinica. L'organizzazione ha spiegato che il raid risale alle 23 di ieri e ha colpito i medici a bordo di due ambulanze, nel villaggio di Khan Tuman. La clinica è stata completamente distrutta e si teme che possano esserci altre vittime sotto le macerie.      

"L'edificio ha tre piani - ha fatto sapere Ahmed Dbais, direttore dell'ospedale, in un comunicato - che a causa dell'intensità del bombardamento sono crollati e sono completamente distrutti. Non sappiamo ancora quanti morti ci siano".      

Khan Tuman si trova vicino Orum al-Kubrah, dove lunedì è stato attaccato un convoglio di aiuti umanitari dell'Onu e della Mezzaluna Rossa. Per l'attacco al convoglio Washington ha accusato l'aviazione russa. Non si sa invece al momento chi abbia colpito l'ospedale.      

Riunione Onu
Nel pomeriggio riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu a livello ministeriale per risolvere il braccio di ferro tra Usa e Russia e cercare di ripristinare la tregua.

32 morti ad Aleppo dalla fine della tregua
Sono almeno 32 le persone uccise e molte altre quelle rimaste ferite ad Aleppo, nel nord della Siria, nelle ore successive alla fine del cessate il fuoco proclamato da Stati Uniti e Russia. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che lunedì più di 40 raid aerei sono stati sferrati contro zone in mano ai ribelli ad Aleppo e nella periferia. Nei raid sono anche stati colpiti convogli della Mezzaluna Rossa, precisano gli attivisti. Diversa la versione fornita dall'agenzia di stampa Sana, secondo la quale dopo la fine della tregua i ribelli hanno colpito postazioni militari nelle zone residenziali alla periferia meridionale di Aleppo. L'attacco è stato respinto, prosegue la Sana, che parla di numerose perdite tra i ribelli.  

Attivisti: arrivati oltre 3mila nuovi combattenti russi
Oltre 3 mila nuovi combattenti russi sono arrivati nell'ultimo mese in Siria per unirsi alle forze fedeli al governo di Damasco. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani spiegando che molti dei nuovi miliziani russi sono stati dispiegati nella zona di Al Safira, nel sud-ovest di Aleppo. Dal 30 settembre 2015, la Russia ha avviato una campagna di bombardamenti, inviando anche personale di terra, nel suo primo intervento militare diretto in Siria.

La Russia respinge le accuse
Mosca continua a negare di aver attaccato un convoglio di aiuti umanitari nella provincia di Aleppo nonostante le accuse dell'Onu e degli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri russo, Serjey Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Tass, ha fatto sapere che  "i nostri militari hanno già dichiarato che la nostra aviazione non operava nella zona. Neanche l'aviazione siriana poteva essere operativa perchè l'attacco al convoglio è avvenuto nella parte buia della giornata" e i jet di Damasco "in questo periodo non volano, non hanno questa capacità".
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