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MONDO

I jihadisti perdono la città della profezia

Siria, Dabiq strappata all'Isis dalle milizie filo-turche

L'avanzata decisiva dei ribelli filo-turchi è avvenuta dopo la ritirata dei miliziani dell'Isis. Per i jihadisti è una sconfitta pesante sul piano simbolico e psicologico: Dabiq è ritenuta dai sunniti il teatro della battaglia finale tra musulmani e "infedeli"

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Duro colpo in Siria per i jihadisti dell'autoproclamato "Stato islamico". I miliziani ribelli sostenuti dalla Turchia hanno conquistato Dabiq, nel nord del Paese.

Dabiq non è una località come le altre: è la città dove secondo una profezia della tradizione islamica sunnita si svolgerà la battaglia finale tra i musulmani e gli "infedeli".

I ribelli hanno preso Dabiq "dopo che i combattenti dell'Isis si sono ritirati dall'area". Lo rende noto l'Osservatorio siriano dei diritti umani. L'organizzazione con base a Londra spiega che l'avanzata è stata possibile perché gli estremisti hanno abbandonato le località di Sauran, Dabiq ed Ehtimilat, ventiquattr'ore dopo l'inizio del massiccio attacco dei ribelli.

Con gli ultimi progressi, le fazioni ribelli con l'appoggio dell'esercito della Turchia controllano circa 2mila chilometri di territorio nel triangolo formato dalle località di Yarablus, Marea ed Ezaz. I combattenti dello Stato islamico, dopo che ieri è stata lanciata l'offensiva dei ribelli filoturchi, hanno cominciato ad abbandonare Dabiq nella scorsa notte, trasferendosi in altre aree sotto il loro controllo nel nordest della provincia.

L'agenzia turca Anatolia ha confermato la conquista della città da parte delle milizie ribelli unite sotto la sigla di Esercito siriano libero e appoggiate da Ankara.

Dabiq, a circa 15 chilometri di distanza dalla frontiera turca, era stata conquistata dal cosiddetto Stato islamico nell'agosto del 2014. È stata scenario di alcuni video di propaganda del gruppo di Al Baghdadi e ha dato il suo nome alla "rivista" dell'Isis, diffusa anche nella versione inglese.

I jihadisti, in quanto sunniti, credono alla profezia attribuita a Maometto, secondo cui la "grande battaglia" tra i musulmani e gli "infedeli" si svolgerà a Dabiq, dove nel Giorno del giudizio gli islamici prevarranno. 
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