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MONDO

"Stima al ribasso"

Siria, ottobre di sangue: quasi 6mila morti, 250 dei quali minorenni

Il bilancio stilato dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria descrive l'ennesimo mese di violenza nel Paese mediorientale

Combattenti a Kobani (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
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Il bilancio è parziale, ma per l’ennesima volta è comunque drammatico. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, nel Paese mediorientale in ottobre le violenze e gli scontri armati hanno causato quasi 6mila morti, 250 dei quali minori.

I numeri 
Nel dettaglio, le vittime accertate dall’Ondus sono 5772. Tra queste, 1064 sono civili, dei quali 251 minori e 112 donne. La maggioranza dei morti è comunque composta da militari e miliziani. Tra le file del regime si registra la perdita di 876 soldati governativi, 770 miliziani ausiliari, 128 jihadisti sciiti di varie nazionalità e 28 jihadisti libanesi Hezbollah. Nel fronte degli insorti anti-regime sono morti 1552 miliziani siriani arabi e curdi. Tra jihadisti (Isis) e qaedisti (Nusra), che in maniera sempre più evidente combattono una guerra distinta da quella regime-oppositori, si contano invece 1342 morti.
 
Bilancio al ribasso
L'Ondus precisa che il bilancio è al ribasso perché nel contesto attuale è pressoché impossibile documentare in maniera precisa le vittime dei vari fronti.
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