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MONDO

Il report della Commissione Ue

Spazio Schengen: raddoppia la pressione migratoria nel 2013

Il Mediterraneo centrale nel 2013 la porta d'ingresso principale: numero di arrivi quadruplicato

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Bruxelles Il caso italiano riflette - come è naturale - la situazione in tutta l'area Schengen. La pressione alle frontiere europee è raddoppiata dal 2012 al 2013 del 48%, assestandosi a quota 107.365. È quanto emerge dal report biennale diffuso dalla Commissione Europea il 26 maggio scorso e trasmesso al Parlamento e al Consiglio. Se si fa riferimento al solo periodo tra novembre 2013 e febbraio 2014 gli attraversamenti irregolari delle frontiere sono stati  25.936, il 96% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno prima, anche se in leggera diminuzione rispetto ai quattro mesi antecedenti novembre 2013. 

Il Mediterraneo è stata la porta d'ingresso principale e il numero di arrivi nel 2013 è quadruplicato. Un trend che non sembra cambiato ad inizio 2014. In Italia, ad esempio, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno Alfano alla commissione Schengen, nei soli primi cinque mesi dell'anno si è toccato quota 40 mila (in tutto il 2013 si era arrivati a 43 mila).

La relazione mette anche in evidenza i provvedimenti adottati dalla Commissione per garantire la corretta applicazione delle norme di Schengen e il diritto dell'Unione, tra cui il rispetto della dignità umana, il principio di non respingimento e l'assenza di controlli alle frontiere interne. La Commissione affronta inoltre gli sviluppi della spazio di libera circolazione, tra questi l'Eurosur (il sistema di sorveglianza delle frontiere) e le recenti comunicazioni adottate, come quella relativa alle politiche di ritorno.

 
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