Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Staffetta-tra-David-Cameron-e-Theresa-May.-Il-nuovo-primo-ministro-si-reca-oggi-dalla-Regina-9e0b97e5-ff9a-4caa-8692-fd27a31c71bb.html | rainews/live/ | true
MONDO

Gran Bretagna

Theresa May nominata Primo ministro britannico dalla Regina Elisabetta II

Condividi
Theresa May è diventata oggi la seconda donna della storia a guidare il governo britannico. Sulle orme di Margaret Thatcher (1979-1990), ha davanti a sé un compito arduo: non solo mettere in moto la Brexit (contro la quale lei, euroscettica, non si era esposta in primo piano) e ricucire la profonda divisione nel Paese. Ministro dell'Interno del governo conservatore uscente, May entra a Downing Street tre settimane dopo il voto dei britannici per uscire dall'Ue.

Cameron ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver risposto per l'ultima volta al 'question time' ai Comuni
David Cameron ha presentato le dimissioni alla regina Elisabetta II. In mattinata aveva risposto alle domande dell'ultimo 'question time' ai Comuni. Un impegno che ha affrontato con piglio disteso e in alcuni casi divertito, senza rinunciare a punzecchiare nuovamente il leader dell'opposizione laburista Jeremy Corbin. Uscendo per l'ultima volta dal numero 10 di Downing street, insieme alla sua famiglia, Cameron aveva ringraziato i suoi collaboratori ed aveva affermato che la Gran Bretagna  è oggi molto più forte di come era nel 2010 quando era diventato primo ministro per la prima volta.

Theresa May è stata nominata Primo ministro dalla Regina Elisabetta II
Theresa May si è recata dalla regina, che le ha affidato il compito di formare il governo, un esecutivo che la stampa britannica prevede molto più femminile che il precedente. Poi il nuovo premier, avuto appena il tempo di scaricare i bagagli a Downing Street insieme al 'first husband', Philip, annuncerà il nuovo governo: o almeno il Cancelliere dello Scacchiere, il ministro degli Esteri e quello dell'Interno. Per il resto della compagine -in cui dovrà non solo remunerare chi le ha consentito di vincere la 'corsa' alla premiership, ma anche sapientemente bilanciare 'brexiter' e 'remainer'- si dovrà attendere un paio di giorni.
 
Nel nuovo governo dovrebbe aumentare il numero delle donne ministro
Nel rimpasto, alcuni dei posti di maggior spicco dovrebbero essere occupati proprio da donne. Tra le indiscrezioni, anche l'ipotesi che per la prima volta nella storia a tenere i 'cordoni della borsa' sarà un donna (anche se in pole position al momento c'è l'ex ministro degli Esteri, Philip Hammond). Già Cameron aveva lavorato a un maggiore bilanciamento tra i generi (sette donne ministro, un terzo del totale), ma la May andrà ancora oltre. Tra coloro che dovrebbero occupare un posto di rilievo, Amber Rudd, attuale ministro per l'Energia che potrebbe prendere il posto della May all'Interno, e Justine Greening, finora dedita allo Sviluppo internazionale; e ancora Harriett Baldwin, Margot James e Karen Bradley, che era con May al ministero dell'Interno, dove ha curato un progetto per frenare la schiavitù moderna. Non è chiaro se manterrà alla Giustizia Michael Gove, con cui ha avuto una serie di scontri nel governo Cameron, e l'organizzatore del complotto pro-Brexit alla spalle di David Cameron. E' probabile invece che tenterà di unificare il partito, facendo entrare al governo alcuni dei protagonisti pro-Brexit, a cominciare da Boris Johnson.

Un nuovo ministro per negoziare l'uscita britannica dalla UE 
Quanto al suo compito più delicato, mettere in moto la Brexit, una portavoce ha assicurato che si sta già creando un nuovo ministero proprio per negoziare l'uscita britannica dall'Ue. "Brexit significa Brexit e vogliamo farne un
successo", ha detto May  preannunciando però che non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona prima di fine anno. Lei vuole colloqui informali con i leader europei prima del prossimo Consiglio Ue, il 20 ottobre. A fine agosto comunque Hollande, Merkel e Renzi si vedranno all'Eliseo. 
Condividi