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MONDO

Sono oltre 200 le liceali sequestrate dal gruppo terrorista Boko Haram

Studentesse nigeriane rapite, il mondo si mobilita per la loro liberazione

Dopo il team di “coordinamento” Usa, è arrivato in Nigeria un gruppo francese per collaborare alle ricerche. Si moltiplicano intanto gli appelli per la loro liberazione, soprattutto attraverso la campagna su Twitter #BringBackOurGirls. Michelle Obama: "Barack farà di tutto per riportarle a casa". Papa Francesco: "Preghiamo per il loro rilascio"

La mobilitazione
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Nigeria Il mondo si mobilita per la liberazione delle 276 studentesse rapite quasi un mese fa dal gruppo terrorista Boko Haram in Nigeria. Dopo il team di “coordinamento” Usa, circa 35 persone, è arrivato nel Paese un gruppo francese, composto di esperti di intelligence. Il governo del presidente Goodluck Jonathan sembra però piuttosto restio a fornire loro una vera libertà di movimento. Al momento, ad esempio, non è permesso l'uso dei droni da ricognizione di cui dispongono gli Usa. E in merito neanche ci sono "discussioni attive", ha detto un portavoce del Pentagono. Fonti Usa hanno affermato inoltre che è molto improbabile che forze speciali americane possano partecipare in maniera  diretta a un'eventuale operazione di soccorso.
 
#BringBackOurGirls
Intanto si moltiplicano gli appelli, soprattutto attraverso la campagna su Twitter #BringBackOurGirls. Scende ancora in campo Michelle Obama. "Voglio che sappiate che Barack ha dato disposizioni al nostro governo perché faccia tutto il possibile per sostenere il governo nigeriano e trovare le ragazze e riportarle a casa", ha affermato la first lady americana appropriandosi per una volta della "tribuna" riservata ogni sabato al marito, il consueto discorso presidenziale diffuso via radio e via internet.
 
Alla campagna ha dato voce anche papa Francesco, attraverso un tweet nel quale ha invitato tutti a unirsi "nella preghiera per l'immediato rilascio" delle ragazze.
 
Gli appelli dall’Italia
Anche la presidente della Camera Laura Boldrini, in un appello online, ha sottolineato che le liceali rapite sono ragazze che "hanno l'età delle nostre figlie" e sono state sequestrate, "solo perché hanno la 'colpa' di studiare. Una storia scandalosa sulla quale è importante che ci sia la più ampia condivisione e mobilitazione, ad ogni livello".
 
Una mobilitazione che il ministro degli Esteri Federica Mogherini porta al Consiglio Affari esteri Ue, perché, ha sottolineato, "riteniamo ci debba essere una posizione comune europea e soprattutto che questo debba essere fatto in raccordo col governo nigeriano perché abbiamo bisogno, insieme a campagne di  mobilitazione dell'opinione pubblica, anche di capire cosa concretamente si possa fare a livello internazionale".
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