MONDO
Infuria la polemica per lo scandalo della 'Rasputin sudcoreana'
Sud Corea, forti proteste contro la presidentessa Park
Choi, rientrata domenica da un soggiorno di due mesi in Germania, è stata immediatamente sottoposta a fermo giudiziario su disposizione della procura di Seul.
La donna, che non aveva alcun incarico governativo, era una stretta collaboratrice della presidentessa Park e aveva creato due fondazioni senza scopi di lucro, finanziate da grandi gruppi, tra cui il colosso Samsung, grazie al solido legame vantato con la Park.
Ieri pomeriggio Choi è apparsa a Seul davanti all'edificio della Procura generale: ha letto un breve testo di scuse ("Perdonamtemi, ho commesso un crimine inscusabile") prima di scoppiare in lacrime. E' stata travolta dalla folla di manifestanti e giornalisti tanto che alcuni uomini della sicurezza hanno dovuto portarla via di peso, perdendo una delle scarpe.
Amica da oltre 40 anni della leader sudcoreana, Choi Soon-sil è accusata di aver esercitato su di lei un'influenza indebita e di aver interferito negli affari di stato, utilizzando la sua posizione per estorcere denaro a grandi aziende e appropriarsi indebitamente di denaro destinato ad organizzazioni no-profit.
Dallo scorso sabato migliaia di persone stanno protestando, chiedendo le dimissioni di Park Geun-hye. Da giorni sulla stampa locale infuria uno dei peggiori scandali degli ultimi anni contro un governo sudcoreano. La presidentessa, figlia del ex presidente Park Chung-Hee, è stata accusata di aver passato documenti confidenziali a Choi Soon-sil figlia di un influente leader religioso, che si dice abbia avuto un forte ascendente anche su Park padre. Lo scandalo ha fatto precipitare ai minimi i consensi della presidente Park tra la popolazione. Ieri Park ha accettato le dimissioni dei più alti funzionari dell'ufficio presidenziale.