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MONDO

Terrorismo

Tir killer a Berlino: 12 morti. Pakistano fermato nega, tra dispersi un'italiana

Un tir, con due persone, ha travolto la folla del mercatino di Natale uccidendo 12 persone e ferendone altre 48. Il presunto attentatore sarebbe un giovane profugo pachistano di 23 anni, ma lui nega. Un'italiana tra i dispersi

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La strage di Berlino nel mercato di Natale è stata la conseguenza di un "attentato". La conferma arriva dal ministero dell'Interno tedesco. L'uomo fermato lunedì sera, poco dopo l'attacco con un tir al mercatino di Natale, nel cuore di Berlino, e che ha ucciso 12 persone e ferito altre 48, è un 23enne di origine pakistana, che si spacciava come afghano. È quanto scrivono i media tedeschi. Tra i dispersi vi sarebbe anche una giovane italiana.

Il 23enne pachistano ha però negato ogni coinvolgimento nell'attacco. Lo ha confermato il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere. "Ha negato il crimine, prosegue l'indagine", ha detto De Maiziere alla stampa, precisando che l'uomo è arrivato in Germania il 31 dicembre del 2015 per chiedere asilo. Il presunto autore della strage, ha detto de Maizière, sarebbe originario della provincia pakistana del Baluchistan e parla il dialetto baluchi, per il quale inizialmente non è stato possibile trovare un traduttore. L'uomo, ha aggiunto, non compariva in alcun elenco di sospetti per attività terroristiche. La sua richiesta di asilo non era stata completata, ha aggiunto il ministro.

Die Welt: sospetto ancora in fuga e armato
Il pakistano fermato, tuttavia, potrebbe non essere l'autore dell'attentato. Lo riferisce la Die Welt citando fonti della sicurezza, secondo le quale il sospetto è invece ancora in fuga ed è armato e la polizia e le forze speciali sono state informate. In precedenza diversi media tedeschi avevano riferito che il pakistano aveva negato ogni convolgimento nell'attacco.

Il testimone
Intanto i media tedeschi raccontano che l'uomo è stato fermato grazie a un testimone che lo ha seguito e ha avvertito la polizia che lo ha arrestato poco distante dalla Colonna della Vittoria, nel cuore del parco Tiergarten: il testimone aveva assistito all'assalto del tir al mercatino, poi ha visto scendere il conducente dal camion e fuggire a tutta velocità. Ha deciso di seguirlo e, senza perderlo di vista, si è messo in contatto al cellulare con la polizia. E a due chilometri circa dal mercatino, quando era ormai all'interno del parco centrale di Berlino, varie agenti hanno bloccato il fuggitivo.




Il vero autista
Il vero autista del camion lanciato ieri sera contro la folla a un mercatino di Natale a Berlino sarebbe il 37enne polacco ritrovato morto a bordo del mezzo pesante: lo riferisce l'emittente polacca TVN24, ripresa dalla  Bbc. L'uomo è morto perché colpito da colpi di arma da fuoco. Lo riferisce il sito dell'emittente N-Tv citando il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun che partecipava a una teleconferenza di ministri dell'Interno regionali tedeschi.

Il cugino dell'autista, Ariel Zurawski, ha spiegato che il camion è stato dirottato mentre viaggiava dall'Italia a Berlino con un carico di travi d'acciaio. Zurawski ha aggiunto che il cugino avrebbe dovuto sostare a Berlino fino ad oggi a causa di un ritardo nella consegna. La polizia, segnala tuttavia la Bbc, ha affermato di ritenere che il camion è stato rubato da un cantiere in Polonia.




Camion rubato poche ore prima
l camion utilizzato nell'attacco di ieri sera a Berlino era stato rubato poche ore prima. Lo riferiscono i media polacchi. Il Tir ha targa polacca ed è di proprietà di una impresa di trasporti di Gryfino, vicino alla frontiera fra Polonia e Germania. Secondo i dati del Gps satellitare, riferisce l'emittente polacca TVN24, il camion è stato parcheggiato ieri verso mezzogiorno a Berlino con un carico di acciaio che doveva essere scaricato alle prime ore di questa mattina. Attorno alle 16, il motore del camion è stato acceso varie volte senza però che il mezzo si mettesse in moto, in quelli che potrebbero essere tentativi dell'aggressore per mettere in marcia il Tir. Il mezzo ha poi lasciato il parcheggio alle 19.45, poco prima di piombare sulla folla del mercatino di Natale. Il proprietario dell'impresa di trasporti aveva già detto di aver perso i contatti con il conducente del camion a partire dalle 16 di ieri pomeriggio.

Merkel: giorno duro
"Questo è un giorno molto duro": lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in una dichiarazione fatta a Berlino e trasmessa da varie tv. "Dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico": lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in una dichiarazione fatta a Berlino e trasmessa da varie tv. "Penso innanzitutto ai morti e ai feriti, 12 persone che ieri erano fra di noi, festeggiavano e avevano progetti per i giorni di festa, non sono più tra noi". Rivolgendosi ai feriti, la cancelliera ha aggiunto: "Voglio che sappiano che noi tutti siamo con loro e speriamo che possano guarire e continuare a vivere". "Io, come milioni di persone in Germania, sono inorridita, scossa e profondamente triste per quello che è successo ieri sera alla Breitscheidtpaltz", ha detto la cancelliera Angela Merkel parlando di "un atto barbaro e inconcepibile". "So che per noi tutti sarebbe particolarmente difficile da tollerare se si confermasse che a compiere questo atto è stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania. Non vogliamo vivere paralizzati dalla paura e dal male". Merkel ha aggiunto che non si rinuncerà ai mercatini di Natale. "Anche se in queste ore risulta difficile troveremo la forza per vivere come desideriamo in Germania, liberi, insieme e aperti".



Welt, irruzione polizia campo profughi Tempelhof
Secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 di questa mattina in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. L'azione sarebbe collegata alle indagini per ricostruire il contesto del presunto attentatore che ieri ha fatto strage nel mercatino di Natale. 

Vescovo Berlino "scioccato"
L'arcivescovo di Berlino, mons. Heiner Koch, ha invitato tutti i berlinesi a unirsi in preghiera a mezzogiorno per ricordare le vittime della strage di ieri sera. L'arcivescovo Koch si è detto "scioccato" dalle immagini di morte provenienti dal mercatino, e a mezzogiorno, nella cattedrale di Santa Edvige, guiderà una liturgia in favore delle vittime e dei loro familiari. Nel suo messaggio - riferisce il Sir - l'arcivescovo ha ringraziato tutte le forze di sicurezza, i medici e paramedici e i volontari dell'assistenza per i loro sforzi dopo la strage.
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