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MONDO

Netanyahu: "Hamas non canti vittoria"

Gaza. La tregua regge, riprendono i negoziati in Egitto. I palestinesi: "Siamo meno ottimisti"

Scade lunedì la cinque giorni di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Al Cairo i colloqui per uno stop ai combattimenti a lungo termine 

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Sono tornate al Cairo le delegazioni di israeliani e palestinesi, dove oggi riprendono i colloqui indiretti mediati dall'Egitto nel tentativo di raggiungere un accordo su una tregua a lungo termine. Attualmente è in vigore nella Striscia di Gaza un cessate il fuoco di cinque giorni fra Israele e Hamas, la cui scadenza è prevista per la mezzanotte locale di lunedì (le 23 di domani in Italia).

I palestinesi: "Siamo meno ottimisti"
Uno dei negoziatori palestinesi, parlando con l’Associated Press, si è detto "meno ottimista" sull'esito dei colloqui, spiegando che le distanze fra le parti sono ancora significative e che è tutt'altro che sicuro che possa essere raggiunto un accordo prima della scadenza. "Siamo meno ottimisti di quanto eravamo prima", ha affermato. Il nodo principale da sciogliere resta l'insistenza di Hamas perché, prima della conclusione dei negoziati, Israele ponga fine al blocco a Gaza.

Netanyahu: "Hamas non si aspetti vittoria al tavolo dei negoziati"
"Se Hamas crede di sopperire alla sua sconfitta militare con un successo politico, si sbaglia'': ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, aprendo a Gerusalemme la seduta settimanale del governo. ''Fintanto che sul terreno non ci sarà la calma, Hamas continuerà a subire colpi (da parte di Israele, ndr)'' ha anche avvertito il premier.

La proposta egiziana per la tregua
Nel precedente round dei negoziati, fra martedì e mercoledì, l'Egitto aveva sottoposto a israeliani e palestinesi una sua proposta di soluzione. Questa prevede l'allentamento di alcune parti del blocco imposto da Israele a Gaza, ma rimanda a negoziati futuri la risoluzione di alcuni nodi dibattuti, come per esempio la richiesta di Hamas di rimuovere totalmente il blocco e quella israeliana che vuole il disarmo di Hamas. Tel Aviv sostiene che il blocco della Striscia sia necessario a evitare il contrabbando di armi ed è riluttante a fare concessioni che possano consentire ad Hamas di dichiarare vittoria.

La guerra tra Israele e Hamas, il bilancio delle vittime
I colloqui sono mirati a porre fine all'ultima guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, scoppiata lo scorso 8 luglio con il lancio dell'offensiva israeliana a Gaza soprannominata Margine protettivo. Si tratta della terza guerra a Gaza da quando Hamas ha preso il potere nel 2007. Finora, stando al bilancio fornito dalle Nazioni unite, quasi 2mila palestinesi sono morti (la maggior parte civili) e 10mila sono rimasti feriti. Fra gli israeliani il bilancio è invece di 67 morti, tutti soldati tranne tre. 

Grossman: "Collegare tregua a negoziati per la pace"
''Subito dopo che la tregua a Gaza si sarà stabilizzata, Israele e l'Anp, rappresentata dal governo di unità nazionale palestinese, devono avviare colloqui diretti con l'obiettivo di portare la pace ai due popoli. Questa è la cosa centrale'': ha affermato alla radio militare lo scrittore israeliano David Grossman, che la scorsa notte è stato uno degli oratori in una affollata manifestazione pacifista a Tel Aviv.
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